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La lettura e le parole vettore

"Una domenica di giugno…"

Una domenica di giugno un cane di nome Bobi che aveva e non aveva un padrone cominciò una corsa errabonda ma piena di pause per le strade di una città italiana.
(…)

Da “Anima” di Goffredo Parise
in: Parise G., Sillabari, Milano: Adelphi, 2009
© 2004 Adelphi Edizioni S.p.A. Milano

Una domenica di giugno: porta ad evocare i ricordi personali e familiari; ad individuare le “parole calde” dell'estate, a rievocare, raccontare.
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Aveva e non aveva un padrone: si tratta di un'affermazione in sé contraddittoria che fa discutere a lungo i bambini non sempre disponibili ad accettare situazioni sfumate. Si fanno molte, possibili ipotesi, si indaga a lungo sul significato di “padrone” e di cosa comporti; si individuano “pro e contro” dell'avere o no un padrone. Si individua nella figura del Sindaco “il padrone di Modena” e a lui ci si rivolge per una serie di richieste molto sentite dai bambini.
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Corsa errabonda: mentre si ricerca il significato di un termine poco noto ai bambini, il suono della parola cattura la loro attenzione. Ne escono rime, piccole storie, filastrocche: una corsa furibonda, una corsa bionda, la filastrocca della corsa errabonda.
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