Il lavoro di documentazione qui raccolto rappresenta un universo iper-multi-mediale per l’educazione, e in particolare per l’educazione linguistica.
Se, come sempre accade nei contesti di documentazione del lavoro di insegnanti ed educatori, il nostro obiettivo a lungo termine è senz’altro contribuire alla costruzione sociale della conoscenza educativa, nello specifico di questo esteso e multiforme contributo, si vorrebbe prima di tutto ricostruire in sintesi la traccia di un percorso di ricerca e didattica durato quasi dieci anni e che ha coinvolto quasi cento ricercatori, tra studiosi di lingua, pedagogisti e, soprattutto, insegnanti.
Proprio in casi come questi, in cui il lavoro di cui dare conto è amplissimo e continuativo, è indispensabile lavorare su un supporto (quello digitale) che permette di valorizzare i diversi canali comunicativi (multimediale) e gli inevitabili legami che tra essi compaiono (ipermediale); solo così è possibile salvaguardare almeno in parte la ricchezza e la complessità del lavoro didattico, non limitandosi a fornire linee operative ma mostrando con più nitidezza possibile le effettive realizzazioni di tali linee.

Tanto nell’educazione scolare e infantile, quanto nella formazione professionale, ha ragione chi dice che il compito di una tecnologia intelligente e degli insegnanti che la sappiano utilizzare è soprattutto “garantire una crescita mediaticamente equilibrata, prevedendo prevaricazioni e garantendo la crescita di spazi di autonomia e consapevolezza critica del soggetto”².

Il presente lavoro di documentazione è stato realizzato attraverso la raccolta e la scelta di materiali didattici estremamente ricchi, ma anche di approfondimenti teorici e quadri introduttivi esplicativi; proprio nell’ottica di una reale “consapevolezza critica del soggetto” esso deve essere considerato, per la sua ricchezza, oltre che come viatico per i futuri insegnanti, come uno strumento o come un punto di confronto, a partire dal quale ogni insegnante possa poi lavorare in piena autonomia.
In altre parole, questo materiale è soprattutto una raccolta di territori da scoprire e attraverso i quali ampliare la propria pratica educativa, navigando e ritagliando personali itinerari didattici. Proprio la forma ipertestuale del presente contributo dovrebbe invitare a letture trasversali e individuali, e quindi alla ricerca di connessioni tra i diversi campi di indagine proposti, si spera, anche oltre le intenzioni degli autori.

¹ Yahis Martari è assegnista di ricerca presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell'Università di Bologna e docente a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bolzano; è stato docente del corso di formazione dedicato alla Lingua italiana presso le Scuole dell'Infanzia del Comune di Modena, dall'anno scolastico 2004-05 all'anno scolastico 2011-12.

²Calvani A., Educazione, comunicazione e nuovi media. Sfide pedagogiche e cyberspazio, Utet, Torino, 2001, p. 182

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