In questa prima esperienza l’insegnante decide di cominciare con una provocazione: la lettura "al tempo futuro" di una fiaba nota, Cappuccetto Rosso, il cui testo è stato opportunamente modificato allo scopo.

“Ci saranno un giorno, in una casetta in mezzo al bosco, una mamma e la sua bambina. La bambina, che vivrà lì, si chiamerà Cappuccetto Rosso perché porterà sempre una mantella rossa col cappuccio. Un giorno la mamma le dirà…”

I bambini ascoltano un po’ stupiti e un po’ divertiti, poi cominciano a parlarne.

Cappuccetto rosso¹ - Fatatrac, 2011

Ins.: vi vedo divertiti… ho raccontato qualcosa di divertente?
…che non si chiama Cappuccetto Rosso, per adesso…
…la storia era scritta in modo diverso
…ma la storia normale, quella che dice “C'era una volta molto tempo fa in una casetta dove vive una bambina di nome Cappuccetto”… invece di “C'era una volta molto tempo fa, in una casetta vicino al bosco, una bambina che vivrà…”
…ha detto “vivrà”, non “vive”… sono un po' diverse
Ins.: quando è possibile dire "vivrà, mangerà, sarà…"?
…”oggi sarà lunedì”, non si dice! Si dice: “domani sarà martedì” perché se è già cominciato il giorno lunedì non si dice “oggi sarà”, perché se no uno si confonde con domani o dopodomani.
…doveva dire che “viveva nella casetta” perché lei doveva vivere nella casetta nuova se no come si fa a dire “una volta la mamma le dà una focaccia?”

Come è possibile vedere, i bambini procedono in modo empirico provando e riprovando diverse soluzioni, ipotesi e spiegazioni. Sentono che qualcosa non va, ma non riescono a tradurre in parole un pensiero così complesso. La discussione, per ora, è interamente giocata sul rapporto temporale.

L’insegnante continua il gioco con la storia di Biancaneve e i sette nani:

Biancaneve² - Rizzoli, 2012

…anche con Biancaneve dici “vivrà”… che deve ancora viverci… che ancora non ci vive nel castello
…perché se no il libro dice che "vive Biancaneve"
Ins.: sì, c’è qualcosa che non va… proviamo a pensarci. Vi ricordate che presto andremo al Planetario ? Bene, se io vi dicessi “ieri andremo al Planetario”?
…non va bene perché ieri è già passato
…domani andremo al Planetario!
…domani andremo al Planetario e abbiamo visto le stelle!
…no, così era già passato… le stelle le devi ancora vedere!
…vedremo le stelle! Oggi non è domani, quindi vuol dire che oggi non andiamo al Planetario, ci andiamo domani
…io ho capito ! È che noi non ci mettiamo la “A”come te!
Ins. spiegati meglio per favore…
…tipo VIVRA’
…eh sì, se la storia deve ancora capitare bisogna finire le parole con la “A”

Il Tempo Futuro, per i bambini, si concretizza in una “A”. Ancora una volta è la sonorità della lingua a prevalere, anche se colta in piccola misura. I tempi della storia si confondono continuamente ma,
soprattutto, i bambini non hanno ancora capito che una storia che ancora deve succedere può prendere direzioni diverse (!)

¹ Codignola N., Cappuccetto rosso, illustrazioni di Sophie Fatus, Casalecchio di Reno : Fatatrac, 2011.
Il libro è composto da 21 schede di cartoncino che accostate tra loro formano un’unica grande figura.
Immagine pubblicata per gentile concessione di Fatatrac - Edizioni del Borgo.

² Parazzoli P., Biancaneve : una fiaba dei fratelli Grimm, illustrazioni di Sophie Fatus, suono e musica Istituto Barlumen, Milano: Rizzoli, 2012. Contiene un CD audio.
Immagine pubblicata per gentile concessione di RCS Libri.

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