Quello che, nella nostra esposizione, abbiamo chiamato Vocabolario di sezione non è altro che una raccolta di parole poco note ai bambini. Parole che si possono incontrare nel linguaggio quotidiano, durante una lettura, una discussione o un’esperienza e a cui si cerca di attribuire un significato.
Soffermarsi sulla ricerca di possibili significati è un lavoro molto utile non solo in relazione ad una miglior comprensione del testo che si sta leggendo o delle esperienze che si stanno conducendo, ma anche in vista di un arricchimento lessicale dei bambini in genere e dei bambini stranieri in particolare.
Prima di ricorrere al Vocabolario vero e proprio (che comunque dovrebbe essere sempre ben presente e a portata di mano) i bambini sono chiamati a discutere per definire e dar senso alle parole.
La discussione coi compagni, oltre a costruire conoscenza condivisa, fa emergere ricordi: forse quella parola la si è sentita in altri momenti, in altri contesti. Forse il contesto stesso, quello attuale come quello afferente al ricordo, permette di intuire un significato possibile. In fondo è il processo che anche noi adulti attuiamo mentre leggiamo: molte parole acquisiscono peso e chiarezza proprio grazie alla frase che le contiene e le accompagna. Discutere, far ricorso ai ricordi personali di contesti altri,
giungere ad una definizione condivisa, se pur parziale, è il processo che porta i bambini alla comprensione, prima di rivolgersi al Vocabolario, le cui definizioni richiedono a volte ulteriori discussioni.
Quello che chiamiamo Vocabolario di sezione altro non è se non un raccoglitore, un quaderno (e a questo proposito la fantasia potrebbe sbizzarrirsi all’infinito) in cui vengono raccolte le parole e le loro definizioni.
È la memoria linguistica della sezione che, per essere leggibile anche dai bambini, ha bisogno sia di immagini relative alle parole in questione, che di materiali analogici, se e quando occorrono.
Molte e diverse sono le modalità con cui è possibile organizzare un Vocabolario di sezione. Alcuni esempi sono stati riportati nel nostro lavoro di documentazione, ma è possibile anche offrire una semplice traccia operativa, come quella a seguire.
Naturalmente si tratta di un lavoro di ricerca che cambia con la crescita e la consapevolezza dei bambini. Noi offriremo in questa sede una traccia completa e complessa. Saranno gli insegnanti a dosare sapientemente la proposta in relazione alle capacità o difficoltà dei bambini.

Ecco come potrebbe essere strutturato il

VOCABOLARIO DI SEZIONE

PAROLA / PAROLE CON DOPPIO SIGNIFICATO
(scritte in stampato maiuscolo e a grandi caratteri)
IMMAGINI / MATERIALI ANALOGICI
(rievocativi e relativi alla parola in questione)
DEFINIZIONE
(conclusione parziale, ma condivisa cui sono giunti i bambini)
RICORDI / ASPETTATIVE / ALTRO
(che la parola sollecita)
LA DEFINIZIONE DEL VOCABOLARIO
(letta, compresa e trascritta come sopra: possibile riportare nuove riflessioni dei bambini)
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