La ricerca di analogie
Dopo molti giochi ed esplorazioni, l’insegnante riprende le analogie che i bambini avevano proposto inizialmente per rilanciarle alla loro attenzione. Le risposte dei bambini dimostrano quanto comincino a separarsi dall’esperienza diretta e concreta per avvicinarsi gradualmente ad una consapevolezza che, se pur incerta e parziale, è comunque in grado di rivelarne sforzi e curiosità.
Ins.: Adesso potete spiegarmi meglio perché la voce può essere morbida come la plastilina?
…La plastilina è morbida come la voce……perché puoi impastellarla e staccarla.
…ma no, non puoi mai!!!
…io non posso togliermi la voce e cambiarla.
Ins.: d'accordo, però giocando la possiamo trasformare e fare tante diverse voci, proviamo.
…sì, si trasforma.
…ne possiamo fare tante di voci.
…e… forse la lavori, la lavoriamo e la trasformiamo in morbida come…
…come la pastella che si trasforma perché la lavoriamo.
Insegnante: qualche giorno fa mi avete detto che “una voce dolce è liquida come un profumo” Adesso vi chiedo: mentre giocate, provate a pensare a come possiamo paragonare l’acqua alla nostra voce
…Le onde che navigano piano sembrano
una voce gentile……nell’acqua ci sono le onde che navigano piano, sembrano una voce gentile: cliche, cliche, cià
…se parli piano l’onda si calma
…ci rilassa molto
…l’onda, ecco l’onda!
…è grande, può anche schizzare e… pic, fa le bollicine
…è come un singhiozzo con il salto
…quando parli con il singhiozzo salta anche la voce e allora non è più calma e profumata come adesso!
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