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Le parole delle maracas: chiudo gli occhi e immagino…

Diversa è la proposta che l’insegnante rivolge ai bambini riguardo agli Imperfetti sottolineati dalle maracas. Come fare per "entrare dentro al tempo e sentirlo scorrere"? Niente di meglio che chiudere gli occhi e dare l’avvio ad un processo di immaginazione empatica e descrittiva. Vediamo come.

Ins.: adesso io leggerò le “parole delle maracas”. Voi chiudete gli occhi per favore e raccontatemi tutto ciò che vedete mentre io leggo, proprio come se foste lì, dentro alla storia
“C'era una volta un antico castello, in cima a una montagna, in cui viveva una bella bambina…”

E i bambini descrivono ciò che vedono. Sono dentro la storia, nel tempo lungo e lento della storia:

Maracas

Maracas
…ho visto che la bambina stava disegnando
…io quando avevo gli occhi chiusi, avevo visto un castello giallo che avevo aperto la porta e dopo c'erano delle scale… ci sono andato, poi ho visto da lontano una cosa rosa. Poi sono andato avanti e dopo ho visto che era una bambina coi capelli neri, che lei stava da sola aspettando, perché non c'era nessun amico che “gli” poteva far compagnia. E dopo io non la vedevo più perché era andata via, nella sua camera
…io ho pensato che una donna vedeva fuori dalla finestra se arrivava qualcuno
…il castello era con le pietre, le pietre rosa. Io ero entrata e avevo visto il tappeto azzurro e le tende viola
…poi c'erano tanti fiori nella sala, erano delle rose rosse. Poi c'era una camera da letto vicino a un'altra porta e le coperte erano disegnate con dei fiori. Poi dopo c'erano delle scale. E dopo finite le scale c'era una porta che non si poteva entrare, perché c'erano tanti fili delle lampade, che se tu ci entravi ti dava la scossa
…poi il castello aveva delle torri di tutti i colori dell'arcobaleno
…dentro al castello c'erano tanti quadri e i quadri avevano la cornice d'oro. Il castello aveva cinque piani e al quinto piano c'era un solaio grande e al secondo piano c'era il bagno
…nella camera da letto della bimba ci sono anche degli armadi per i suoi vestiti
Maracas

"…Poi il castello aveva delle torri di tutti i colori"
…al balcone c'erano dei fiori
…però al primo piano c'era l'ascensore, perché sulle scale non si poteva salire
…nella camera della bambina c'era dei cassetti per le magliette e le mutande
…le mutande con gli smeraldi!
…e poi c'era un cassetto grande per le canottiere, se no come faceva senza?
…però il papà era anche il re e la mamma era la regina. E poi dopo che è andata in camera guardò fuori dalla finestra (prima era a pitturare le pareti del suo castello) se arrivavano i suoi genitori. E infatti stavano arrivando a cavallo. E poi la bambina aiutò la mamma ad annaffiare le piante e a pulire le finestre. Quando arrivò notte fecero tutti un sonno ristoratore!
…il mattino seguente la bambina uscì dal letto, andò a lavarsi i denti in bagno e poi a tavola a fare colazione. E la mamma che era ancora addormentata si svegliò
…dopo che la mamma si svegliò e fece colazione… poi dopo colazione guardò la TV.

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