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Maracas e tamburo: somiglianze e differenze

Una nuova storia, Il meraviglioso Mago di Oz 1, sta interessando ora i bambini. Non ha importanza, come si può ben capire, passare da una fiaba all’altra, da una fiaba ad un testo lungo. Non è il contenuto in questo caso ad interessarci, piuttosto l’andamento dei tempi e dei ritmi. È dunque possibile un lungo viaggio tra i libri, come l’insegnante ci propone. Il gioco del tamburo e delle maracas continua. L’insegnante legge e i bambini commentano:

“Oggi però [Toto e Dorothy] non giocavano. Lo Zio Henry era seduto sul gradino della porta di casa e fissava preoccupato il cielo, che era anche più grigio del solito. Dorothy era in piedi sulla porta con Toto in braccio, e guardava il cielo anche lei. La Zia Em lavava i piatti.
Dal lontano Nord udirono un tenue gemito di vento, e lo Zio Henry e Dorothy videro la lunga erba piegarsi formando delle onde, sotto l’arrivo della tempesta.  Poi da sud venne un sibilo secco nell’aria; si voltarono in quella direzione e videro l’erba che si increspava anche lì.”

Lyman Frank Baum, "Il meraviglioso Mago di Oz", traduzione di Masolino D'Amico, illustrazioni di Giuliano Lunelli,
Milano: Mondadori, 2007

Il meraviglioso Mago di Oz
Mondadori, 2007
ho sentito dei verbi! Cominciano così: “… si sentì”
Ins.: ce n'erano anche altri?
…sì: “la zia lavava i piatti… Dorothy giocava col cagnolino… lo zio Henry lavorava…”
…”giocare” è un verbo!
…io ho sentito: “lavorare”
…”lavare i piatti”
Ins.: Dorothy giocava…
se fai un gioco molto lungo vuol dire che giocava, giocava e giocava… tanto tanto tempo!
Ins.:  dice anche:  “guardavano il cielo”. Perché secondo voi?
per vedere se diventava azzurro
…oppure per vedere se diventava brutto…
se veniva un ciclone

Si aggiungono al gruppo  bambini che fino a quel momento avevano fatto altro.
L’insegnante rilegge il brano in questione e prosegue oltre…

Ciclone

Ciclone
…d'un tratto… il cielo si oscurò! Perchè quando arriva il ciclone il cielo si oscura anche
Ins.: perché hai detto “si oscurò”?
…non sapevo… mi è venuto così
perché forse il ciclone è venuto in quel momento. Perchè se arrivò in quel punto il ciclone, quando lo zio stava guardando il cielo, voleva dire che c'era il cielo brutto e allora i cicloni vengono tutti quando c'è brutto
…forse la zia stava lavando i piatti mentre Dorothy e lo zio stavano guardando il cielo…
guardavano il cielo… perché è un suono lungo “guardavano”
guardavano per tanto tempo, perché aspettavano il ciclone!
e giocavano, perché è un verbo anche quello! E giocavano tanto, ma tanto
… poi arrivò!

Un barlume di consapevolezza sembra farsi strada nei bambini. Cominciano a parlare non solo di come finisce una parola, o di parole lunghe o corte, ma di tempi lunghi e lenti e di fatti che accadono in un lampo. C’è ancora tanto da fare, ma le intuizioni cominciano a farsi più frequenti e adeguate.

 


1 Baum L. F., Il meraviglioso Mago di Oz, traduzione di Masolino D'Amico, illustrazioni di Giuliano Lunelli, Milano: Mondadori, 2007; immagine pubblicata per gentile concessione di Mondadori Ragazzi.

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