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Rileggendo la conversazione

L’insegnante rilegge la conversazione ai bambini il giorno dopo e chiede loro di ripensare alle cose dette. L’intento è di cominciare a distinguere tra le tante voci e le tante ipotesi che sono comparse: tutte le certezze si sono avverate? Tutti i desideri?
I bambini diventano via via più consapevoli rispetto a ciò che è possibile e a ciò che non lo è. Comincia pian piano a chiarirsi anche il significato dei termini utilizzati: certezze, sogni, desideri, progetti.
Riportiamo un breve esempio a questo proposito.

Ins.: Beatrice, quando hai detto “domani ci saremo tutti” eri sicura di questo o era un tuo desiderio?
Calendario utilizzato nel gioco dell'appello

…Il giorno dopo era martedì
era un desiderio. Non c'eravamo tutti il giorno dopo!
Insegnante: e tu, Chiara, quando hai detto “domani sarà martedì” era un tuo desiderio o una certezza?
…il giorno dopo era martedì quindi era una certezza, perché era vero che domani era martedì
Ins.: ma che cos'è una certezza secondo voi?
…quando qualcuno è certo di quello che dice
Ins.: e tu perché ne eri certa visto che doveva ancora succedere?
…perché i giorni della settimana li sapevo, perché quando comincia una settimana, ricomincia e i giorni sono tutti uguali
Ins.: e invece non era una certezza che il giorno dopo ci saremmo stati tutti…
…sì, perché io l'avevo pensato
Ins.: basta pensare una cosa per esserne sicuri?
…no… ma non lo sapevo che non si doveva solo pensare! Credevo che si doveva solo pensare. Adesso penso che non bisogna solo pensare, ma bisogna aspettare il giorno che c'è dopo quel giorno. La Chiara ha detto il giorno. Lei era sicurissima di questa cosa, io no, perché domani era proprio martedì, invece domani non c'erano tutti i bimbi
"…E poi non ci avevamo le tute e poi i caschi"

…E poi non ci avevamo le tute e poi i caschi
Ins.: e tu, Alberto, quando hai detto” domani andremo su un'astronave” pensavi che sarebbe successo davvero?
…sì, perché potrebbe succedere, potrebbe accadere qualsiasi giorno di andarci!
Ins.: quindi potremmo andarci anche oggi…
possiamo fare un sogno che è tipo vero…
Ins.: quindi stavi pensando a un sogno?
sì… però potrebbe succedere da grandi, come lavoro! Martedì no, perché non la sapevamo guidare e non c'era spazio per tutti
e poi non ci avevamo le tute e poi i caschi
…l'astronave la potevamo comprare…
…no, costava troppo! Come facciamo a comprare un'astronave senza soldi?
…poi non ci sono tute da piccoli, solo da grandi
…bisogna anche saperla guidare!
Ins.: quante cose interessanti avete detto! Vediamo di capire. Alberto quello che hai detto quel giorno era un sogno, un desiderio o un progetto?
…era un sogno. Sapevo che non sarebbe successo, perché non possiamo noi piccoli andare sull'astronave
…un sogno è che ti addormenti, poi il sogno viene nella testa. È tipo come la libertà. Di solito si sogna sempre che è la libertà e che sei libera di fare tutte le cose, perché non sono con la mamma!
…secondo me il sogno è diverso dal desiderio. Un sogno è quando uno chiude gli occhi e sogna una cosa, invece un desiderio tu lo pensi, ma non lo puoi dire perché se no non si avvera
…perché i desideri sono dei segreti

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