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"Il vento" di R. Piumini

E dopo tanti racconti personali le insegnanti pensano di dar seguito a questo tema dell'aria proponendo la lettura di un testo letterario, una poesia breve di Roberto Piumini intitolata Il vento1.

Il vento

"Il vento che soffia"
tecnica: tempera e collage
Il VENTO

Sentila, soffia,
sentila, sbuffa:
dolce ti graffia,
un'aria buffa.
Senti che voce,
senti che fiato,
vento veloce,
vento fatato.
Senti carezza,
senti spintone,
aria di brezza,
vento burlone.

Roberto Piumini

 

Le insegnanti hanno pensato di affrontare la lettura e la comprensione del testo con diverse modalità. I bambini vengono dunque suddivisi in più gruppi: a ciascun gruppo una consegna diversa. Vediamoli

Al primo gruppo di bambini si chiede di pensare ad una possibile storia, a partire dal titolo e prima ancora che la poesia venga letta.  La domanda è molto semplice “se vi dico “vento”… che storia vi viene in mente?”
L'intento è chiaro: partire dal titolo e favorire diversi processi di inferenza. Ma l'obiettivo è anche quello di riconsegnare ad una sola parola tutto lo spessore che la connota. A partire da una sola parola possono nascere tante e diverse storie in relazione all'esperienza personale.
Non tutti sanno però cos'è un titolo. Le insegnanti dunque si soffermano sui libri letti, le storie già conosciute e i loro titoli. Insieme si cerca di capire che cos'è un titolo, dove lo si possa trovare e il significato che può assumere in relazione a quella storia.
Soltanto dopo questo percorso il gruppo dei bambini si addentra nella ricerca con ottimi risultati. Come già detto, non si tratta di dar vita a vere e proprie storie compiute, ma di esplicitare le diverse idee di storia che il titolo porta in sé (da notare  l'intervento povero e ricco insieme di  un bambino certificato con evidenti difficoltà di linguaggio). Soltanto dopo questo sforzo la poesia viene letta ai bambini.

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Ins. ...il titolo è "Il vento". Se vi dico "vento"… che storia vi viene in mente?
fa wuuu! wuuu! C'è la nave, la tempesta perché la nave affonda: i signori buoni scappano e la nave affonda. E adesso scappano nelle navi piccoline. Poi c'è il “cechio” (teschio), sì è il cechio arrabbiato di un pirata.
Ins. Bello! Bravo Alle! Hai pensato proprio ad una bella storia con il vento: c'è una tempesta e una nave che sta affondando; i signori scappano sulle navi piccoline e c'è anche il teschio di un pirata... bravo. Se vuoi puoi fare degli altri disegni della tua storia…
E invece la storia sul vento di Tommaso cosa ci racconta?
ci racconterà la storia di una piccola città dove c'è tanto vento e tanta nebbia e succede che la città si sporca di nebbia, tutte le case sono grigie e tutti quelli che ci abitano dentro aprono la finestra e sono rimasti a bocca aperta, così! [e fa la smorfia]
io c'ho pensato: soffia di più e gli alberi soffiano di più del vento e dopo le mele cadono giù dagli alberi
Ins. bene. Nella tua storia c'è un vento che soffia talmente forte che fa cadere le mele dagli alberi!
sì cadono le mele rosse

Il secondo gruppo procede in modo inverso. Le insegnanti leggono la poesia sottacendo il titolo. In un secondo momento i bambini sono invitati a dare un titolo alla poesia stessa

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Ins. che titolo potremmo dare a questa poesia?
... Il vento
... L'aria!
Ins. bene. Che bei titoli! Il vento, l'aria. E voi? Avete altre idee?
Il vento delle fate che volano
Soffione
Il vento che ci  ha la voce
io c'ho già pensato: Carezza…perché l’aria soffia la carezza!
io dico: Il vento brontolone!
>… per me…Vento smettila!
Aria che corre
oppure anche Aria dolce
Ins. avete detto cose davvero interessanti. Aspettate che mi pare di aver trovato il titolo....ecco, si intitola “Il vento”. Mi pare proprio che abbiate indovinato!

Col  terzo gruppo di bambini  l'esperienza si spinge oltre.
La richiesta è quella di dar vita ad una catena associativa partendo da una parola con “particolare risonanza emotiva”.

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L'insegnante procede con domande semplici:
Ins. se io vi dico “vento” che cosa vi viene in mente?
aria
sbattere una coperta
soffiare. Oppure una bolla che scoppia e poi ti esce dell'aria
Ins. fatato...
fatato? Hai detto fatato? Fammi pensare… magia!
le fate
Ins. Se dico "graffia" che altra parola vi viene in mente?
un gatto
Ins. un gatto, brava Marika. E a te, Israa, cosa viene in mente se ti dico “graffia”?
le zanzare
le zanzare, pungono non graffiano
un altro animale che può graffiare… leone!
le tigri
un cane
ghepardo
un bambino che graffia...
anche un riccio
Ins. Provo a rileggervi la poesia… Se vi dico “veloce” cosa vi viene in mente? Cosa conoscete di veloce?
un cane
una mamma che deve correre a lavorare
un ghepardo
un lupo
un bambino che corre
una macchina
Ins. un bambino che corre, una macchina… Poi cos'altro c'è di veloce?
un bambino che deve correre velocemte in bagno, tipo io che la devo fare adesso! Non so quanto resisterò!
Ins. Vai pure… (pausa)
Vi viene in mente qualcos'altro con la parola veloce?
un pesce che "sguizza" via dallo squalo. Oppure un vigile che deve fare la multa a qualcuno che va troppo veloce
Ins. bene! Un pesce che sguizza! un vigile che fa la multa! E poi cos'altro vi viene in mente?
un cavallo
un gatto
un bambino che scappa.

Con il quarto gruppo di bambini le insegnanti tentano un passo in più, chiedendo loro di fermare la lettura ogni volta che compare una parola importante, "parole che brillano" e chiedono di fermarsi per poterne parlare. Parole che, come abbiamo già avuto occasione di dire, sono dotate di una particolare risonanza emotiva per ciascuno di noi.

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io dico "il vento che accarezza"
mi è venuto in mente che quando la nostra mamma oppure il nostro papà ci vogliono fare un po' di coccole ci accarezzano. Perché la mia mamma delle volte mi dice: "Gaia ti posso accarezzare?" Come faccio io con il mio cane, però non sul taglio nella pancia perché le fa male
oppure come la mamma che ci legge una storia e la voce della mamma ci  accarezza.
ma perché dice "graffia"?
Ins. cosa ti fa venire in mente la parola "graffia"? Ti ricorda qualcosa?
graffiare
come una tigre
come una tigre che graffia un bimbo
Ins. cosa vi ricorda la parola graffia? Nessuno vi ha mai graffiato?
delle volte la nonna… mi graffia senza volere perché ha le unghie lunghe
una volta un gatto che ho conosciuto…
a me "spintone" perché quando hai detto spintone mi sono spaventata.
Ins. come mai ti sei spaventata?
perché mi ricordo Irene che era arrabbiata con me e mi ha spinto contro uno spigolo e mi ha messo la matita in bocca.

Col quinto gruppo di bambini le insegnanti procedono leggendo sia il titolo, che la poesia, più e più volte, cercando ogni volta di dare interpretazioni più approfondite

Ins. secondo voi cosa ci vuole raccontare questa poesia?
forse ci vuole raccontare una frase del vento
ci parla dell'aria
Ins. e tu Aya hai sentito di cosa parla? (Rileggo la prima strofa)
dell'aria
Ins. Tetti che volano nel vento

"Tetti che volano nel vento"
sì parlava dell'aria. Poi hai sentito delle altre parole?
Com'è quest'aria?
forse era un signore che diceva: "senti l'aria che graffia, che accarezza e che sbuffa" perché l'aria si sente non si vede. L'aria è il vento freddo
Ins. (Rileggendo l'ultima strofa) secondo voi perché dice "vento spintone"?
perché spinge
perché il vento è forte e spinge. Ma cosa sono i “bulloni”? (Intendeva dire burloni)
sono i bulli che picchiano la gente
Ins. non dice bulloni, ma burloni
che cosa sono i burloni?
Ins. Bella domanda: cosa sono i burloni? Perchè dice vento burlone?
perché urla
forse perché è arrabbiato
e spinge la gente
  è come il burro
Ins. Il burro?
Sì, perché "burrone" ha la stessa iniziale di "burro": burro - burrone
Ins. E cosa significa secondo voi?
boh, io non lo so… come un burro grande da mangiare!
Ins. Il vento visto da Francesca

"Vento burlone"
adesso vado a prendere il vocabolario e cerco la parola burlone… eccola qui: "burlone: chi fa scherzi"…
ecco cos'è! È il vento che fa scherzi!
Sì, gli scherzetti
Ins. Che scherzetti può fare il vento?
che prima si arrabbia e poi si calma
una volta io avevo un giochetto, ma c'era il vento e me l'ha portato via. Era un gioco che mi aveva regalato l'anno scorso la mia mamma e me l'ha portato via!
a me una volta il vento mi ha soffiato in faccia e non mi è piaciuto
a me il vento mi fa volare i capelli e questo è uno scherzo
pure a me mi fa volare i capelli! Ma è uno scherzo che mi fa arrabbiare!


1 La poesia Il vento di Roberto Piumini è tratta da: Piumini R., Tognolini B., Rimelandia: il giardino delle filastrocche, illustrazioni di Laura Crema, Milano: A. Mondadori, 1997. Poesia pubblicata per gentile concessione dell'autore.

 

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