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L'aria di casa mia, l'aria della mia sezione

Gradualmente il gioco sta prendendo forma, un po' lentamente e un po' faticosamente. L'insegnante allora pensa di porsi come esempio, portando l'aria di casa sua racchiusa in un barattolo e cominciando a raccontare ai bambini situazioni legate al proprio vissuto familiare.

Aria di casa mia

Barattolo dell'insegnante
Ins.: …sì, nel barattolo c'è proprio l'aria di casa mia… (agita il barattolo e l'osserva bene)… mh! Vedo… la mia casa, una casa molto grande, con tante scale, tante finestre e tanta luce… e vedo anche che in questa casa c'è un papà e un bambino di nove anni che si chiama Stefano… uh! Ci sono anche due cani in cortile: uno si chiama Birra e l'altra Nina… vedo anche mio figlio che mangia come Birra, pianino, pianino… e poi c'è mio marito che quando mangia sembra un aspirapolvere come Nina!… (i bambini ridono) Poi… quando è sera… mio figlio va a letto e mi dice: "quando vieni a farmi le coccoline?"… Allora con le mie belle ciabatte fucsia, salgo le scale, vado in camera sua e gli do tanti bacini…

Il gioco continua catturando l'aria della sezione e le insegnanti si prestano  a raccontare episodi  della vita del gruppo e dei bambini, presenti e passati, fingendo di osservarli all'interno del barattolo.

Aria della sezione

"Aria della sezione"
…io voglio provare a catturare l'aria (cattura l'aria della sezione nel barattolo e chiude il tappo più volte per sicurezza)
Ins.: uh! Adesso voglio provare io a vedere… vedo dei bei bambini un po' agitati, simpatici. Tirano fuori un sacco di giochi… vedo… dei bambini un po' birichini, giocherelloni, che chiacchierano molto… con i giochi per terra
…non è vero!
…non è vero! Guarda qua! Non ci sono giochi per terra
Ins.: ma io vedo anche quello che è successo ieri e anche tanto tempo fa… vedo anche tanti profumi di bambini profumati…
…questo è vero! Perché io stamattina mi sono fatto la doccia…

Passare dalla sezione alla propria casa è un attimo. Ogni bambino porta a scuola, su richiesta dell'insegnante, un barattolo ripieno di aria di “casa mia”: l'aria della cucina (anche dopo aver fatto una torta), del corridoio, della sala, dell'inverno, del balcone, della domenica…l'aria del pomeriggio di casa mia, l'aria fredda della sera, l'aria della mia camera, l'aria di Maranello, l'aria del mio cortile… naturalmente col sostegno dei genitori. Ciascuno ha poi raccontato ai compagni qualcosa di sé, che il barattolo aveva catturato.
È stato davvero un bel modo per parlare di sé con ricchezza di particolari e con l'attenzione vigile dei compagni. Riportiamo ad esempio solo un piccolissimo stralcio del racconto di Marika.

Marika: l'aria di Maranello

Aria di Maranello

Barattolo di Marika
Ins.: …qui c'è scritto "aria di Ma - ra - nel - lo". Aria di Maranello? Ma che aria é?
…è l'aria del suo paese
…perché io vivo a Maranello, ma alla mamma, a me e anche all'Aurora ci piace abitare a Modena.
Ins.: ma che barattolone grande! Uh!… Ma se avvicino un orecchio… uh… si sente… "niooonnn!"
…è un gatto
Ins.: niooonnn!
…è una Ferrari!
Ins.: è una Ferrari! Sapete che a Maranello costruiscono le Ferrari?
…sei fortunatissima Marika!
…io sentivo anche l'odore!
…pure io
…ma quando apri la finestra lo senti il rumore delle macchine?
…no, le devono ancora preparare
…ma a "Maranelli" le aggiustano le macchine o fanno la corsa?
…a Maranello! No "Maranelli"!… Io non lo so…

 

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