Molti sono gli studi, scientifici, pedagogici, ma anche storici e culturali, che hanno posto attenzione alla lettura in età prescolare e scolare.
Senza entrare nel merito vorrei però sottolineare attenzioni e passaggi, ormai universalmente riconosciuti:
Ai racconti estemporanei giunsi a preferire quelli prefabbricati: divenni sensibile alla successione rigorosa delle parole: ad ogni lettera esse ritornavano, sempre le stesse e nello stesso ordine, io le aspettavo. Nei racconti di Anne-Marie, i personaggi vivevano a caso, come faceva lei; essi acquisirono una vita propria. Ero alla Messa: assistevo all'eterno ritorno dei nomi e degli avvenimenti.
da "Le parole", J. P. Sartre4
L'adulto dunque legge per il bambino, ma anche col bambino in una situazione di vicinanza emotiva.
Si legge insieme, non distrattamente, non tra mille cose, ma concedendosi un momento di tregua in cui sia possibile immergersi nelle parole, aiutandoli ad entrare dentro ai libri, alle storie e dimenticando tutto quanto sta attorno, sia in famiglia che a scuola.
Questo avviene se la lettura è accattivante. Impegnativa, ma capace di tirarci giù, dentro la storia, di invischiarci, di riempirci di domande generatrici di altre domande, tanto più se il lettore saprà avvalersi dell'utilizzo sapiente della voce o di qualche accessorio a disposizione: oggetti, luci, ombre, musica.
Un lettore così accorto saprà condurre gli interlocutori dentro ai diversi messaggi e significati del testo: non esiste piacere nella lettura se non c'è condivisione con il libro e con chi lo ascolta con noi.
Un altro autore famoso ci parla della lettura come di un diritto da esercitare in assoluta libertà: lettura come puro piacere personale.
Si tratta di Daniel Pennac, che nel 1993, scrive Come un romanzo5, in cui la lettura viene assunta come fatto indispensabile alla vita: una scelta libera che non sopporta costrizioni.
Riportiamo le parole di D. Pennac:
Il verbo leggere non sopporta l'imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare, il verbo sognare…
Dunque il consiglio è:
Leggere
A voce alta
Gratuitamente
Le sue storie preferite
Quel che succede allora merita una descrizione. Tanto per cominciare non crede alle sue orecchie. È già rimasto scottato una volta...Con le coperte tirate fin sotto il mento, se ne sta sul chi vive, temendo un tranello.
“Bene, cos'ho letto?”
E invece no, questa domanda non gliela facciamo. Né nessun'altra. Ci limitiamo a leggere. Gratis; lui si rilassa (Noi pure). Ritrova pian piano quella concentrazione sognante che gli si dipingeva in viso. E finalmente ci riconosce. Dalla nostra voce ritrovata
Naturalmente questi diversi approcci alla Lettura non si sostituiscono l'uno all'altro. Permangono e coesistono per tutta la vita, alternandosi in relazione alla situazione, ai testi, ai desideri di ognuno. Approcci diversi che si completano l'uno con l'altro e che la scuola dovrebbe sostenere con estrema attenzione.
4 Sartre J. P., Le parole, traduzione di Luigi De Nardis, Milano: Il Saggiatore, 1964
5 Pennac D., Come un romanzo, traduzione di Yasmina Melaouah, Milano: Feltrinelli, 1996
© 2015. MEMO "Multicentro Educativo Modena S. Neri"
Viale Jacopo Barozzi, 172. 41124 Modena. Italia.
È vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo analogico o digitale
senza il consenso scritto dell'editore.
Per informazioni scrivere a: memo@comune.modena.it