Una strada per rapportarsi al testo è rappresentata dall'Ermeneutica, cioè dal rapporto col testo orientato a restituirgli una vita. Dal punto di vista scientifico potremmo dire: un significato, poiché significato e vita stanno in un rapporto molto stretto tra loro.
La Filologia può essere considerata una delle due anime dell’Ermeneutica: quella che si occupa delle parole, del loro significato, della loro storia.
Nasce per rispondere alle esigenze di interpretazione degli antichi testi raccolti nelle altrettanto antiche biblioteche ellenistiche, Alessandria, Pergamo, in cui era raccolto l'intero patrimonio della cultura. Molti dei testi raccolti hanno rischiato, nel tempo (e per tempo intendiamo cultura, modi di essere, sentire e vedere che cambiano col tempo), di diventare illeggibili, come sembra accadere oggi anche con Dante e Boccaccio, e non era così sino a dieci anni fa (!)
Per riportarli in vita la strada era la Filologia, parola quasi desueta che possiamo reinterpretare chiedendoci da quale mondo e da quale contesto provenga, poiché noi non siamo più in contatto con quel mondo e con quel contesto, anche soltanto linguistico.
Ecco un esempio di come noi oggi potremmo lavorare coi bambini in termini filologici. L’esempio che riportiamo è stato suggerito e commentato, in sede di corso, dal Prof. F. Frasnedi ed è tratto, come gli altri che seguiranno, da “Quando la talpa vuol ballare il tango”, di Toti Scialoia, Ed. Mondadori 1:
Roseo, enorme
sbuca il verme
da una pera
e sospira
Il lettore vero sente che qualcosa nel testo lo interpella: questo verme ha qualcosa da dirgli, soprattutto perché "sospira".
La Filologia ci invita all’indagine di questa parola. La parola sospira ci porta a pensare ad un sospiro e sospirare è una parola che appartiene ad un mondo passato. La diciamo ancora? I giovani no, ma la capiamo ancora, almeno, così crediamo, per questo occorre anche chiedersi: “A quale mondo apparteneva?”
Sospirare è il verbo della mancanza. È il verbo amoroso per eccellenza, ma quando l'amata non c'è. È il verbo dei sogni non raggiunti. Ognuno di noi è quel verme... il nostro cercare di vivere... ogni tanto sbucare e sospirare. Il lettore diventa per un momento quel verme e trova in questa piccola vicenda qualcosa che gli parla in modo vivo. Sente qualcosa e alla fine della lettura vorrebbe dire anch'egli qualcosa di quel verme.
Nei laboratori di lettura coi bambini escono cose strepitose, a questo proposito, ma occorre sempre creare le condizioni perché si possano realizzare, proprio coi bambini, autentiche esperienze di lettura.
La ricerca dei significati, delle risonanze e delle riflessioni che si possono fare a proposito di alcune parole significative è stato sufficientemente esemplificato. Per le proposte di lavoro rimando dunque alla prossima direzione di lavoro: Il rapporto col testo: uno scambio di vita.
1 Scialoja T., Quando la talpa vuol ballare il tango : poesie con animali, illustrate dall'autore, prefazione di Giovanni Raboni, Milano: Mondadori, 1997, pag. 88.
© 2015. MEMO "Multicentro Educativo Modena S. Neri"
Viale Jacopo Barozzi, 172. 41124 Modena. Italia.
È vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo analogico o digitale
senza il consenso scritto dell'editore.
Per informazioni scrivere a: memo@comune.modena.it