Titolo Home page Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna MEMO - Multicentro Educativo Modena "Sergio Neri" Comune di Modena - Settore Istruzione
 

La lettura comincia così

Io l'ho vista una volta, era rossa!

…Io l'ho vista una volta, era rossa!
Una volpe<…
…io l'ho vista una volta, era rossa!
Insegnante: anche altri di voi l'hanno vista? O altrimenti, come ve la immaginate?
bianca sotto la pancia
…nooo! Le volpi sono rosse e arancioni
…e con l'occhietto blu
…era una volpe papà
…o una mamma
Insegnante: bene, abbiamo capito com'era questa volpe, proviamo a continuare?
…io dico che veniva dal bosco
…o da una foresta
…Le volpi sono rosse e arancioni!

…Le volpi sono rosse e arancioni!
…lì vicino
lontanissima era!
…sì, là dove ci sono le montagne di Ospitaletto
Insegnante: non sappiamo se veniva da vicino o da lontano… proviamo a continuare la lettura? Bene continuo: “Una volpe che aveva fame…”
te lo dico che aveva fame! È stata nel bosco tante volte e non trovava niente...
vedi che veniva da lontano?

E i bambini continuano così,  riempendo i “vuoti” che il testo lascia inevitabilmente.
Cominciano dunque ad immaginare cosa la volpe volesse mangiare, se l'uva o l'erba, o altro ancora.
Immaginano che possa incontrare cacciatori che sparano mentre va alla ricerca del cibo; che questi spari la spaventino a tal punto da scappare lontano fino a vedere  “su una vite dei grappoli sospesi…” ed ecco che affiorano immagini, esperienze e dubbi…

Una volpe che corre

Una volpe che corre
…sì, come il grappolo della Rotonda che vedi quando vai a casa della Camilla
…sono l'uva che è matura, tanta che si stacca, viola, verde, gialla, marrone, nera
Insegnante: state parlando della parola “sospesa”?
…sì, sospesa… che poi è attaccata
…è un po' sull'erba e un po'sull'albero e ci sono tante foglie
…per me “sospesa” è che tocca un po' per terra.

La lettura continua e così gli interventi dei bambini cominciano ad individuare possibili soluzioni al problema posto dalla fiaba: “voleva impadronirsene, ma non poteva”.
I bambini suggeriscono alla volpe di saltare più in alto, di saltare con tutte le zampe… ma concordano anche sul fatto che è difficile riuscire nell'impresa se lei è davvero molto “piccola”.
Mentre la lettura continua, l'interpretazione si fa via via più complessa. I bambini infatti si spingono ad ipotizzare eventuali stati d'animo della volpe affamata che non riesce nell'impresa, fino a prospettare possibili soluzioni alternative.
Grazie agli interventi dei bambini la storia viene "riscritta". Nella storia ora ci sono anche loro, le loro idee, i loro sentimenti, il loro modo di risolvere problemi e di arrivare a conclusioni diverse. La favola iniziale diventa un racconto da riproporre agli amici che sembrano particolarmente coinvolti dalle diverse soluzioni ancora aperte.

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