Ed ecco come questo primo gruppo di bambini cerca di risolvere il problema
…Riccardo, mi è venuta un'idea: che il cane trova la caramella sulla finestra e basta …Può essere di chi vuole la caramella
…facciamo finta che il cane è in casa, così non c'è più la finestra
…sì, in casa
…però dobbiamo sapere se è da caccia o da guardia o da casa
Insegnante: siete sicuri che definirlo sia importante per la storia che il sogno racconta?
…sì, perché così diciamo se è in casa o fuori in un recinto
…era un cane da guardia.Insegnante: bene provo a rileggere la storia come state suggerendo:
C'è un signore… il cane era un cane da guardia che non sta dentro nella casa, ma nel giardino con il recinto…
…ma non ci sta! Guarda come è già lunga!
…ha ragione: è più lunga di prima
…la stiamo allungando invece di accorciarla. Non ci possiamo fare più nulla però
…più diciamo cose, più si allunga… dobbiamo togliere un po' di cose
…mettiamo solo la razza del cane: cane lupo
… facciamo finta che il cane non c'era, così è più corta
…ma dopo chi la ruba la caramella?
…allora togliamo il nonno così non la sputa
…togliamo anche la nonna
…e il signore che guarda alla finestra… senti com'è lungo!
…io però volevo dire una cosa: se tiriamo via il nonno, la nonna, il signore che guarda dalla finestra… il cane come fa a mangiarla?
…boh! Io dico che prendiamo una caramella con la carta bianca, la scriviamo da tutte e due le parti, davanti e dietro…La discussione prosegue a lungo e si arriva ad una prima condivisione:
Un cane lupo trova una caramella sputata e gli piace e la mangia
…ma no! Ma se togliamo il nonno non la sputa più nessuno la caramella
Insegnante: se lo rimettiamo come diventa la storia. Te la senti di raccontarla Diego?
…sì, rimettiamo il nonno e la storia diventa: “Il nonno era affacciato alla finestra, gli cade la caramella e il cane da guardia se la mangia
…si capisce solo un poco…
…ma sì che si capisce! Abbiamo tolto il signore e la nonna, tanto il signore che c'entra col nonno?
Riccardo è perplesso, ma ormai, lui come gli altri, sono stanchi e tutti accettano questa soluzione “parziale”.
Libro-caramella, aperto
Seconda condivisione
La discussione prosegue il giorno dopo con un altro gruppo di bambini, che, come è giusto che sia, prende strade diverse e individua soluzioni pure diverse:
…se è troppo lunga, scrivila fino a qua per esempio (e indica una riga del quaderno)
L'insegnante prova a leggere sino al punto indicato e poi si ferma
…no non si capisce niente come va a finire! Prova a leggere una riga sì e una riga no
L'insegnante prova e ancora non si capisce
…meno di prima!
…fai così, prendi due carte di caramella, anche tante!
Ma Riccardo non vuole! Occorre proprio ridurla.
Le proposte sono innumerevoli, come nel gruppo precedente e l'insegnante ha l'accortezza di rileggere ogni volta la storia con le modifiche suggerite.
Ogni volta i bambini si accorgono delle incongruenze, della mancanza di logica, del fatto che la storia diventa un'altra storia…
“Il nonno trova una caramella la lancia e la mangia e tossisce”
Libro-caramella, chiuso…sì però così è proprio un'altra storia!
Insegnante: bene allora ditemi voi come fare
…il nonno deve rimanere per forza!
…non dobbiamo togliere niente, se no la cambiamo
…non dobbiamo togliere la nonna, se no il nonno non sapeva che doveva stare attento
…nessuno!
…nemmeno il signore alla finestra, se no chi c'era che racconta la storia?
Insegnante: allora la storia rimane la stessa di prima. Proviamo a scriverla? Me la dettate? Io scriverò piccolo piccolo, proviamo?
Nonostante tutti i tentativi la storia sulla carta di caramella non ci sta. I bambini insistono perché l'insegnante scriva anche sul retro. Tra la scrittura minuta, la carta colorata, le sovrapposizioni davanti e dietro… la storia scompare!
I bambini commentano:
…così non si può proprio leggere! Forse possiamo tenercela nella mente e facciamo finta di leggere
…No, meglio mettere altre cartine, vero Riccardo?
…Questo lavoro è troppo difficile. Ci dobbiamo provare un'altra volta!
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