 L'insegnante ferma “il gioco”.  Prima di dar la parola a Giovannino è  importante che i bambini riescano a “vederlo”, ad immaginarne le  caratteristiche, in modo personale, ma sempre in relazione alle parole del  testo e a ciò che ci dicono..
L'insegnante ferma “il gioco”.  Prima di dar la parola a Giovannino è  importante che i bambini riescano a “vederlo”, ad immaginarne le  caratteristiche, in modo personale, ma sempre in relazione alle parole del  testo e a ciò che ci dicono..
      Le parole sono dunque  estremamente importanti ed è su queste che ora l'insegnante si sofferma per  permetterne un'effettiva e adeguata comprensione.
      Si offre dunque uno spazio di riflessione in cui le ricerche  linguistiche vere e proprie si intrecciano ai vissuti familiari e personali  dando luogo a tentativi di comprensione particolarmente interessanti. 
      I bambini cominciano  a  giocare con le parole, a maneggiare aggettivazioni, sinonimi, paragoni, detti...  senza avvertire affatto il “peso della grammatica”, poiché lo sforzo è  teso alla comprensione del senso. Giustamente le ricerche lessicali non sono  mai fini a se stesse, ma vengono utilizzate come uno strumento utile ad una  miglior comprensione.
      Così i bambini cominciano a discutere su cosa possa significare la parola "distratto". Vengono alla mente episodi personali di distrazione. Si cercano altri modi per dire "distratto". Si elencano le "parole del distratto".
© 2015. MEMO "Multicentro Educativo Modena S. Neri"
    Viale Jacopo Barozzi, 172. 41124 Modena. Italia.
    È vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo analogico o digitale
    senza il consenso scritto dell'editore.
    Per informazioni scrivere a: memo@comune.modena.it