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Raccontiamo la storia di Bobi all'amico appena rientrato…

Un'ottima occasione per rendersi conto di come i bambini non solo ricordino la storia e la sua evoluzione, ma anche di come abbiano saputo “farla propria” e riescano a riportare, almeno in parte, anche le discussioni che hanno accompagnato la lettura.

Ludovico: c’era una volta
Veronica: un cane
Ludovico: che si chiamava Bobi
Veronica: viveva in una città ed era estate e viveva in un cortile
Sofia: e fa una corsa errabonda
Marco: ma piena di pause
Francesca: non sapeva dove andare
Gianmarco: era un cane che aveva e non aveva padrone
Ludovico: lui sentiva un po’ di malinconia del padrone, perché lo voleva, voleva mangiare
Veronica: voleva le coccole
Laura C.: e un guinzaglio tutto colorato
Ludovico: così non poteva scappare
Veronica: però non era più libero di correre dove voleva.
Giovanni: si muoveva, correva per trovare gli amici
Ludovico: e annusava l’aria per cercare qualcosa da mangiare
Veronica: anche per “annoianza”, si voleva un po’ muovere. Non era di razza, era un bastardino
Riccardo: e aveva il sangue blu
Marco: e aveva i super poteri e aveva fame e ruba gli spaghetti
Alberto: ruba gli spaghetti che una signora aveva buttato per due gatti rossi, la signora li aveva messi in un sacchetto e lanciati dalla finestra
Sofia: era anziana
Marco: cattivissima! Gli butta l’acqua dalla finestra. Poi incontra un signore antipaticissimo  e dice al suo cane: “guarda il tuo nemico” e scoppia una guerra, l’inferno di grida. E Bobi corre via veloce
Alice: in un parco
Serena: e trova altri cani
Marco: un cane pirata
Riccardo : un cane semi-cieco
Francesco: e una cicciona
Serena: ascoltano la musica
Marco: della banda musicale
Serena: e incontrano un cane che voleva giocare
Riccardo: poi incontrano due cani ferocissimi che saltano dalla jeep
Pietro: e loro si allontanano
Davide: correndo veloci
Riccardo: poi è stato investito  dalla motocicletta e il colpo gli fece tanto male, poi va piano, piano verso casa e muore senza il padrone
Veronica: lo aspettava!
Marco: poi passa alla mattina il padrone
Francesca: e pensa che stava dormendo, ma non era vero.

 

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