Giocando col titolo
Solo dopo aver conosciuto molto bene la storia ci si può permettere di mettere in discussione anche il titolo. Così “Quando avevo paura del buio” può diventare:- Io ho paura del buio
- Roberto guarda il lupo
- Il mostro che si trasforma nella sedia
- Lupo
- Il coccodrillo
- I serpenti
- Forte mamma
- No paura buio
- Avevo paura del buio
- L'orsacchiotto
- Volevo dormire con Orsetto
Come è possibile vedere anche nel gioco dei titoli i bambini rivelano qualcosa di sé. C'è un vissuto che continuamente tenta di uscire allo scoperto e le insegnanti sono ben accorte nel cogliere questi tentativi non espliciti offrendo ai bambini possibilità infinite di narrazione. In fondo è proprio questo che il libro o la lettura in genere sollecitano: conoscere e capire maggiormente se stessi attraverso il testo.
Nascono in sezione nuovi libri: Il libro dei Titoli (la raccolta in stampato maiuscolo dei titoli inventati dai bambini); Il libro delle mamme (grazie ad una raccolta di fotografie portate da casa) e Il Libro della mia cameretta (sempre con l'utilizzo di fotografie portate da casa): aspetti della vita quotidiana e personale che il testo originario e i racconti dei bambini hanno messo in evidenza.
I nuovi libri “inventati e costruiti” dai bambini hanno una caratteristica che li accomuna: sono generatori di altre infinite storie o racconti di vita. Ogni volta che ci si appresta a “rileggerli” coi bambini, l'ordine narrativo, il contenuto dei racconti, lo stile del raccontare cambiano continuamente e progressivamente, dando loro la possibilità di crescere linguisticamente e personalmente in un'operazione che si ripete un infinito numero di volte senza per questo incorrere nel pericolo dell'esercitazione.
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