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3. Diffondere con giochi e proposte i diversi e personali stili     narrativi

 

II racconto di Arbi: "paura… corridoio… buio"

Il racconto di Arbi, fatto di ben poche parole e di sintesi quasi perfette  paura… corridoio… buio ci porta verso immagini e linguaggi veramente suggestivi, molto vicini al genere poetico anche per  gli enormi “vuoti” che lascia ai possibili lettori. Ogni lettore, in questo caso ogni bambino, potrebbe sia continuare il racconto con una struttura ad elenco, sia introdurre in quelle poche parole tanti e diversi significati, tante e diverse storie.

Un esempio di Struttura ad elenco

Si legge ai bambini il racconto di  Arbi:paura… corridoio… buiochiedendo  loro di continuare, ed essi in effetti danno seguito alla catena associativa aggiungendo:  …mostro… notte… rumori… clang… bruum… puzza… mostro schifoso… naso arricciato… orecchie verdi… mamma che arriva…

 

Il racconto di Giulia

Il racconto si presta ad essere trasformato in una storia in sequenza. Le insegnanti dunque scompongono il libro in sequenze illustrate e invitano i bambini a rileggere la storia, sia per dare loro l'opportunità di arricchire la narrazione iniziale, sia per permettere giochi creativi di scomposizione e ricomposizione dando vita a tante piccole storie diverse. Il fatto di proporre immagini separate da posizionare una alla volta, porta i bambini ad utilizzare la struttura linguistica ripetitiva di Giulia: uno stile da conoscere anche se ancora molto lontano dal flusso narrativo vero e proprio.

La mamma dice a Roberto “va a letto”
poi va sulle scale
poi dice “c'è i mostri”
poi sente il serpente
poi sente il lupo
poi sente degli altri serpenti
poi prende Orsetto (ecc…)

Sequenze e Storie brevi (ottenute scambiando l'ordine delle immagini)

I serpenti urlano perché non vogliono andare sott'acqua
poi viene il lupo
poi mangia i serpenti perché sotto acqua non ci sono i serpenti!
Il lupo vuole mangiare il papà, ma non c'è.
E poi  ha visto Roberto
e poi  l'armadio ha fatto “crac”…
e poi era il lupo cattivo che voleva mangiare Roberto

Il lupo fa paura a Roberto.
E poi Roberto si nasconde sotto la coperta.
E poi il lupo mangia i serpenti
e poi è finita.

E si potrebbe continuare all'infinito viste le infinite possibilità che i bambini ci offrono, ma, in questa sede ci sembra sufficiente aggiungere altre idee per altri racconti, oltre quelli già citati.

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