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2. Rilanciare gli spunti indicati dai bambini verso "altre storie"

 

Il racconto di Gabriele

La giornata è finita. Di già?
Roberto è sulle scale e clac...cos'è questo rumore?
È l'armadio, con dentro Orsetto. “OH!” Roberto grida “si sta trasformando anche la sedia”
“Orsetto sei qui?” e l'orsetto non c'è più!
Poi trova l'orsetto e va sui letti per i mostri.
“Stai vicino alla mia pelliccia, affondi il mio naso nella mia pelliccia”
“Sì, funziona sempre” e la storia è finita

La frase di Gabriele “Orsetto non c'è più” incuriosisce i bambini e apre ad altre storie. I due gruppi coinvolti con Gabriele dall'insegnante, trovano soluzioni narrative diverse.

Orsetto non c'è più

Roberto dice: “ma dove sono capitato che Orsetto non c'è più? Appena si perde, non trova il papà e la mamma e non trova il papà e la mamma e la sorella e non trova più il suo Orsetto e rimane da solo e la mamma non lo cerca più. Roberto si perde...si perde nella stanza e poi la mamma non sa che Roberto si è perso. La mamma lo va a cercare sempre, ma la mamma non sa che Roberto è finito nella bocca del mostro e la storia finisce così!

Ed ecco che vediamo nascere la prima storia, ottenuta assemblando gli interventi dei bambini in modo assolutamente rispettoso, senza nulla modificare, in un processo di co-costruzione del testo.

Orsetto nell'armadio

“Roberto piange, arriva la mamma che accende la luce e Orsetto è chiuso dentro l'armadio, perché il mostro lo voleva mangiare. La mamma apre la chiave dell'armadio e poi la dà a Roberto e Roberto è contento”

La manipolazione del testo

Le due storie così ottenute potrebbero rimanere tali, storie dentro la storia, finestre da aprire dentro al libro… oppure entrare direttamente nella storia narrata da Gabriele e “trasformarla” in un processo creativo di “manipolazione del testo”
Ecco come diventerebbe il racconto iniziale di Gabriele con l'aggiunta della seconda storia inventata:

Roberto nella bocca del mostro

La giornata è finita. Di già?
Roberto è sulle scale e clac… cos'è questo rumore?
È l'armadio. Oh, Roberto grida “si sta trasformando anche la sedia”
“Orsetto sei qui?" E l'Orsetto non c'è.

Roberto piange, arriva la mamma che accende la luce e Orsetto è chiuso dentro l'armadio, perché il mostro lo voleva mangiare. La mamma apre la chiave dell'armadio e poi lo dà a Roberto e Roberto è contento.
Va sui letti per i mostri. “Stai vicino alla mia pelliccia, affondi il naso nella mia pelliccia” “Sì, funziona sempre” E la storia è finita.

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