Titolo Home page Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna MEMO - Multicentro Educativo Modena "Sergio Neri" Comune di Modena - Settore Istruzione
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3. Aspetti metodologici

3.1. Come iniziare il dialogo sul testo

Queste possibilità sono elencate dalla minore alla maggiore aderenza al testo: quando vogliamo potenziare la coerenza e capire come sta insieme una storia partiamo dal tutto; leggiamo solo un frammento se vogliamo incuriosire etc... È importante, in generale, tanto la frammentazione quanto la lettura tutta d'un fiato.

3.2. Come suddividere il dialogo sul testo

La spezzettatura a volte è un rischio, poiché non si vede la fine . È invece importante costruire un lavoro di cui anche i bambini possano vedere i confini: darsi tempi condivisi e prospettare le diverse fasi del lavoro: progettualità, ritualità, scadenze... cioè, il quadro generale di un progetto .

Le diverse direzioni di lavoro (e fasi di lavoro) sul libro dovrebbero nascere contestualmente e simultaneamente. Altrettanto utile è una lettura "compatta" , che cadenza anche la sola giornata scolastica.
L'idea importante è che il testo sia generativo: non lavoriamo solo per interpretare, ma, il testo si collega all'esperienza e genera nuove esperienze.

È fondamentale dopo il rispetto del testo, superare la sacralità della scrittura con:

3.3. Come affrontare parole facili e difficili

Affrontare l'una e l'altra cosa significa mettere in campo dialoghi e attenzioni molto diverse. Lavorare a partire da esperienze e lavorare a partire da idee, pensieri, parole. Fermarsi sulle parole significa offrire ai bambini importanti strumenti critici.

3.4. Come condurre il dialogo sul testo

Obiettivi:

È sempre di fondamentale importanza ascoltare con attenzione le risposte che ci danno i bambini: sono queste, più che le nostre domande, a dare la direzione del lavoro per interpretare un testo, ma , ancor di più per interpretare la vita, noi stessi. Il testo dunque come occasione per andare oltre: il testo è sempre uno strumento per scoprire il mondo.
Questa idea del testo corrisponde all'idea di narrazione di Aristotele: la narrazione che ci aiuta a capire il mondo in cui viviamo.

3.5. Modalità di conduzione

Strategie discorsive:

Le domande chiuse non sono necessariamente e sempre da bandire...a volte rappresentano un modo per rassicurare (si è certi della risposta) e ribadire consapevolezze condivise.
Le riprese (riassunti) tendono un po' a "schiacciare", ma svolgono una fondamentale funzione di "guida" . È' un modo per "disciplinare" , "salvaguardare" la conversazione, anche se c'è un pericolo di autoritarismo (riprendere come rimasticare).
Sottolineature, di una cosa ben detta, di un passaggio importante. Richiede però molta attenzione e a volte è difficile trovare il tempo giusto per intervenire: a volte i tempi sono troppo lenti e rispettosi, a volte troppo enfatici e tempestivi.
Le domande di approfondimento non sono solo a chi sta parlando, ma anche a chi ascolta.

3.6. Come fare diventare visibile il dialogo


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