Sono innumerevoli gli scopi per cui si può produrre un testo:
- per ricordare: feste, abitudini, ricorrenze, esperienze personali e collettive, ricette da ripetere, istruzioni per giocare, un appuntamento dato…
- per fissare sentimenti ed emozioni: diario personale o di sezione delle emozioni, dei litigi, delle relazioni…
- per descrivere: una procedura, una situazione, un gioco…
- per registrare: avvenimenti
- per argomentare punti di vista
- per informare: avvisi, cartellonistica
- per narrare: funzione che riveste un ruolo privilegiato poiché gli umani si parlano narrando
Tutte queste funzioni affidate allo scritto richiedono uno stile e un registro in ogni caso diversi tra loro. Quella narrativa è sicuramente la prima forma di comunicazione che viene proposta ai bambini già dalla nascita e, proprio sulla base di tale familiarità, è possibile iniziare con loro una produzione di testi scritti di carattere narrativo.
Per organizzare un testo scritto occorre progettarlo, generare idee, organizzarle, rivedere il tutto… un carico troppo gravoso per bambini dai tre ai sei anni.
Un piccolo gruppo di bambini può invece affrontare un insieme così complesso e gestirlo con minor difficoltà. Nel piccolo gruppo si assiste ad una ripartizione del carico ideativo e si produce quell’immediato feedback che porta ad esplicitare, chiarire, riformulare o rifiutare quanto proposto nell’ideazione.
Anche il piccolo gruppo ha bisogno, per lavorare bene, di un percorso di training, anche lungo nel tempo, per raggiungere al proprio interno la capacità di costruire conoscenza insieme, come Vigotskji e Bruner ci suggeriscono.
Riporteremo, per amor di chiarezza, un esempio di co-costruzione del testo, in cui un bambino tenta di raccontare, agli amici che non potevano esserci, un episodio vissuto la domenica in famiglia. Si tratta della narrazione di fatti realmente accaduti che va di pari passo con la narrazione di storie, entrambe modalità attinenti al tema narrazione.
Nell’esempio che riportiamo vanno sottolineati gli interventi dei compagni che aiutano a chiarire o ad arricchire, ma, ancor più la capacità rigorosa dell’insegnante di riassumere con precisione meticolosa tutto ciò che il bambino protagonista racconta o assume dagli interventi dei compagni per farne un unico e scorrevole racconto.
Testo di riferimento:
- Zucchermaglio C., Scheuer N., Costruire insieme una storia “scritta", in Orsolini M. e Pontecorvo C., La costruzione del testo scritto nei bambini, La Nuova Italia, Firenze, 1991
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