Dopo una gita tra i boschi, proponiamo una serie di ascolti sonoro-ambientali o musicali e la lettura di alcune poesie.
Per ricordare ai bambini l'atmosfera del bosco, colma di voci e di silenzi, proponiamo loro l'ascolto di una registrazione effettuata nei pressi di Sassomassiccio1, sull'Appennino modenese.
Pur essendo ben riconoscibile l'ambiente nel suo complesso, risulta ai bambini meno immediato isolare le figure "uditive" dallo sfondo sonoro.
Dopo l'ascolto, ecco alcuni commenti dei bambini:
…è un bosco con gli animali
…era una rana che faceva "gra gra" e poi c'erano i grilli
…ci sono gli uccellini e uno fa tanto rumore
…però una rana sola non può fare un verso tanto forte: erano di sicuro tante rane
…in questa canzone si sentivano anche dei fischi
…no! Era un CD registrato nel bosco!
…io ho sentito che le ranette… come si chiamano? Le raganelle! Prima cantavano in un modo e dopo hanno cambiato e cantavano in un modo diverso
Il secondo ascolto presentato ai bambini non è di tipo sonoro-ambientale, ma musicale.
Si tratta del brano Musique d'insectes, de rainettes, etc.2, tratto da L'enfant et les sortileges di Maurice Ravel, in cui si percepisce che l'ambiente è oscuro, illuminato forse soltanto dalla luna. Si odono i versi degli animali notturni e, solo alla fine, la voce del protagonista.
…io ho pensato che era un posto molto calmo e silenzioso
…sembrava un prato
…secondo me era nel bosco
…era notte perché nel bosco c'era molto silenzio
…io ho sentito i suoni della notte
…sono anche i suoni che ci sono nel bosco: io ho sentito il grillo, le rane, l'uccellino e il gufo
…erano i suoni del bosco quando è notte
Nei giorni seguenti, proponiamo la lettura della poesia Scherzo3 di Vincenzo Cardarelli
Scherzo
Il bosco di primavera
ha un'anima, una voce.
È il canto del cuccù,
pieno d'aria,
che pare soffiato in un flauto.
Dietro il richiamo lieve,
più che l'eco ingannevole,
noi ce ne andiamo illusi.
Il castagno è verde tenero.
Sono stillanti persino
le antiche ginestre.
Attorno ai tronchi ombrosi,
fra giochi di sole,
danzano le amadriadi.
Vincenzo Cardarelli
© 2015 Mondadori Libri S.p.A, Milano
per gentile concessione degli eredi e dell'editore
…ho pensato che c'era un uomo che suonava il flauto
…ho sentito che l'anima del bosco era il rumore del cucù
…io ho pensato a una musica tenera, piena d'affetto
…ho sentito che c'era l'eco
…che gli alberi sono di un verde tenero
…che ci sono le fate che ballano
1 Stagno di Sassomassiccio, giugno, tratto da: Popoli T., Riserva naturale orientata di Sassoguidano, collana Naturalmente Sonori: suoni dalle aree protette della provincia di Modena, Modena: Provincia, 2002, CD.
Contiene una selezione di suoni registrati tra il 1997 e il 2002 nella Riserva naturale orientata di Sassoguidano.
2 Musique d'insectes, de rainettes, etc., tratto da: Ravel M., L'Enfant et les Sortilèges, è ascoltabile e scaricabile gratuitamente per uso personale dal sito liberliber.it, accedendo alla pagina: http://www.liberliber.it/online/autori/autori-r/maurice-ravel/lenfant-et-les-sortileges/#
3 Cardarelli V., Poesie, prefazione di Giansiro Ferrata, Milano: A. Mondadori, 1967.
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