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Uno scambio tra Passati Remoti e succede che…

…allora cambia tutto!
…diventa un’altra storia
Ins.: volete provare a raccontarmela?

Castello

"…Dopo che si era svegliato
andò lontano nel suo castello"
…Venne un grande temporale, poi il cavallo del Principe si agitò e corse lontano lontano. Si fermò in una stalla, poi sta lì finchè smette di piovere, poi dopo andò a vedere se c'era un po' di fieno. Lo trovò in un'altra stalla, mangiò e si riposò un attimo. Dopo che si era svegliato andò lontano nel suo castello. Vide un cespuglio di lamponi e li mangiò, perché anche il Principe aveva fame. Arrivò il sole, vide una foresta e con il suo cavallo ci entrò. Poi si mise a fare un pic nic con dei lamponi. Poi trovò un ruscello e si lavò la faccia e le mani. Il cielo si oscurò, andò via il sole… Dopo il Principe montò in sella e ritornò indietro, perché era andato via dalla bellezza della fanciulla, perché era così bella che non la poteva vedere. Si fece coraggio e andò da lei, la tirò fuori dalla bara e la mise sul cavallo: con una mano la teneva stretta e con l'altra guidava il cavallo.
Andò al suo castello dove c'era un dottore. Il dottore la curò e poi si risvegliò.
E il dottore disse che quando uno bussa deve sempre chiedere “chi è”?
Poi si sposarono e ritornò il sole.

E la storia raccontata dai bambini ci ripaga dell’intero percorso, fatto di prove e tentativi più o meno riusciti.
Si accorgono che un Passato Remoto, e cioè un accadimento, può cambiare l’intera storia. Ne inventano un nuovo finale e il testo che ne esce viene interamente giocato al Passato Remoto. Forse i bambini non avranno raggiunto una completa  consapevolezza, ma hanno intuito le funzioni e i ruoli diversi che i verbi, i modi e i tempi svolgono negli episodi narrativi. E, soprattutto, si è andato modificando e precisando il loro produrre narrazioni: la lingua si fa più ricca, sia dal punto di vista lessicale che sintattico e questo è senza dubbio uno dei più grandi obiettivi che la Scuola dell’Infanzia possa darsi.

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