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Settima stazione

Rappresentazione della settima stazione

Appena fuori dal bosco dove era capitata si stendeva un grande campo di grano, ma di grano non ce n’era più da un pezzo, e solo le stoppie sbucavano, secche e nude, dalla terra gelata. Per lei era come attraversare un bosco intero, e non faceva che tremare dal freddo. Giunse finalmente alla porta di casa di una topa di campagna. Era un piccolo buco scavato nella terra, sotto le stoppie di grano. Lì sotto, la topa di campagna se ne stava comoda comoda al calduccio, e aveva una stanza intera piena di grano, e in più una bella cucina e una dispensa. La povera Mignolina si mise davanti alla porta come una mendicante qualsiasi, e chiese un pezzettino di grano d’orzo, perché da due giorni non aveva avuto nulla da mettere sotto i denti.
– Poverina, – disse la vecchia topa di campagna, che in fondo aveva buon cuore, – entra, vieni a mangiare con me qui al calduccio.
Siccome poi Mignolina le riuscì simpatica, le propose: – Puoi rimanere con me quest’inverno, a patto che tu mi tenga pulita la camera e mi racconti delle storie, perché ne vado pazza – , Mignolina fece quello che lei desiderava e se ne trovò benissimo.
– Presto avremo visite, – disse la vecchia topa, – il mio vicino ha l’abitudine di venirmi a trovare una volta alla settimana. Lui se la passa ancor meglio di me a casa sua, possiede dei grandi saloni e una splendida pelliccia nera vellutata: se tu riuscissi a sposarlo saresti a posto. Peccato solo che sia cieco! Dovrai raccontargli le storie più belle che sai!
A Mignolina non importava nulla di tutto questo, e non voleva sposare il vicino, che era un talpone. Questi venne in visita con la sua pelliccia nera vellutata, e la topa disse che era tanto ricco e istruito, che il suo appartamento era venti volte più grande del suo, e che sapeva moltissime cose, ma non poteva soffrire il sole e i bei fiori e ne parlava sempre male, perché non li aveva mai visti.
Mignolina dovette cantare “Maggiolino vola vola!” e poi “Quando il monaco va nei prati”, e il talpone se ne innamorò subito per la sua bella voce, ma non disse nulla, perché era una persona prudente e posata.

Dalla fiaba "Mignolina" di H.C. Andersen 1

La settima stazione  ci presenta nuovi personaggi, come sempre amici o nemici e, come sempre simboli di "mondi" da scoprire. Di nuovo compaiono parole "intriganti" che permettono ai bambini sia di ampliare notevolmente il proprio vocabolario che di inventare giochi linguistici  e creativi.

 

La topa di campagna e il Mondo dell’Accoglienza

Ins.: che cosa succede nella settima stazione? Chi incontra Mignolina?
…Mignolina bussa alla porta della casa della topa, la topa è gentile e la fa entrare…
…Mignolina si sente felice e si asciuga le lacrime…
…e poi fa un bel sorriso!
Ins.: pensate a come è cambiata in così poco tempo la condizione di Mignolina: da triste sola e abbandonata è diventata felice, è stata accolta dalla topa, ha perfino sorriso! Proviamo adesso a pensare che cosa porta con sé l'accoglienza…


Mignolina nella casa della talpa
L’abbandono portava con sé tristezza, solitudine, sfortuna, lacrime, pianto, voglia di mamma, voglia di casa… e l'accoglienza cosa porta con sé?
…porta con sé l'amicizia e la fortuna
…la dolcezza
…la gentilezza
…la bellezza …
…la conoscenza!
…la felicità!
…baci dolci…
…l'amore e il calore…
…il calore dell'amore!!
Ins.: è capitato anche a voi di sentirvi accolti proprio come è capitato a Mignolina?
…io sì! Quando la mamma mi ha tenuto nella sua pancia e mi ha aperto il cuore…
…io mi sento bene quando mia sorella gioca con me… è bellissimo giocare con lei!
…mi sento bene quando faccio conoscenza con altri bambini, perché faccio nuove conoscenze, perché è brutto stare da soli!!

La descrizione di un paesaggio: il Gioco degli esploratori

"Appena fuori del grande bosco dove era capitata, si stendeva un grande campo di grano… Per lei era come attraversare un bosco intero"
L’insegnante rilegge  ai bambini la frase del racconto poi spiega loro che andranno  fuori dalla scuola per vedere che cosa si stende davanti ad essa e ai loro occhi, chiedendo loro di descrivere ciò che vedranno. Il gioco proseguirà chiedendo ai bambini  di farsi piccoli piccoli proprio come Mignolina, per accorgersi dei diversi punti di vista  e della loro relatività.
Il  gruppo che esce con l’insegnante è composto da  sette bambini dotati di  macchina fotografica per poter  fotografare ciò che vedranno: dalla prima panoramica ai minimi particolari.
È particolarmente interessante  il riutilizzo che l’insegnante e i bambini fanno delle parole spaziali  individuate nel testo.

Ins.: bene ragazzi, vediamo che cosa si stende appena fuori dalla scuola mentre io scatto uno foto. Ditemi che cosa vedete e dove lo vedete
Fiori

Fiori
si stende lì davanti un grande prato verde…
…poi, un po' più in là ci sono degli alberi piccoli…
…c'è un laghetto
Ins.: e dov'è questo laghetto?
davanti a noi! Poi c'è un cespuglio con il laghetto!
dietro a tutto ci sono le case grandi e poi vedo anche una gru!
Ins.: provate a girarvi… che cosa c'è?
…c'è un sentiero… una stradina
… … …
Ins.: provate a essere dei "Mignolini", a farvi piccoli piccoli e avvicinarvi al terreno. Come sono i sassi?
…guarda ho trovato un sasso che sembra gallina!
… … …
Prato

Prato
Ins.: attraversiamo il sentiero e dove siamo adesso?
sopra a erba!
Ins.: trasformatevi in "Mignolini" e ditemi che cosa vedete…
(Filippo si avvicina ad un filo d'erba ed esclama)
…il farfaraccio! Ho trovato il farfaraccio!! Ha la foglia larga a forma di farfalla, invece il filo d'erba è storto e lungo…
(mentre esploriamo il prato davanti a noi ci sono dei cespugli…)
Ins.: che cosa sono?
…sono cespugli… sono lì davanti,  sembra la casa di un uccellino…
…ma è una montagna di rami!
(Si chinano e guardano da molto vicino…)
Nido e rondine

Nido e rondine
…è una scala di rami e se ci fosse Mignolina si arrampicherebbe su in alto per vedere il cielo, il sole e il panorama!
(Esplorano ancora il prato e vedono il "piscialetto"…)
…è  tutto giallo e morbido, Mignolina lo potrebbe usare per scaldarsi sembra un cappottino…
…oppure come cuscino per riposarsi…
(Poi improvvisamente Giulio vede accanto al fiore una piuma…)
…ma è una piuma di uccello… sarà la piuma della rondine…
(Con il sole la piuma è cangiante e riflette tanti colori…)
…vuoi vedere che è la piuma di una rondine magica che quando c'è il sole le sue piume cambiano colore e portano la felicità?

Il gioco degli esploratori viene riproposto a casa, con la collaborazione dei genitori. Bambini e genitori sono chiamati a fotografare e a descrivere cosa c’è davanti alla propria casa, oppure il percorso da casa a scuola, assumendo via via i diversi punti di vista.

 

Il talpone: persona prudente e  posata

Il talpone è un personaggio ambiguo che ha molto affascinato i bambini e la sua cecità, in particolare, ha generato molte riflessioni.
Il Talpone, persona prudente e posata

Il Talpone, persona prudente e posata
Nel tentativo di capire la personalità del talpone  (per poterlo inserire tra gli amici o i nemici di Mignolina)  i bambini incappano  in questa definizione:  "persona prudente e posata". I bambini chiedono di cercare il significato sul vocabolario che cita:
"Posata: ciascuno degli utensili che servono a mangiare (forchetta cucchiaio coltello)"
.
Ovviamente i bambini capiscono subito che c’è qualcosa che non va, ma sono piuttosto disorientati. L’insegnante approfitta  dell’equivoco sfruttandolo come errore creativo: "allora era una persona prudente e forchetta!"
Da questo inizio, che i bambini trovano assai divertente, nasce una storia alla maniera di Rodari, di cui riportiamo un breve brano tralasciando il lavoro di costruzione del testo su cui ci siamo già abbondantemente soffermati.

Piccola storia di una persona posata

C’era una volta una persona posata che aveva la testa a forma di forchetta e anche le spalle, le gambe e le mani. Le gambe erano a forma di forchetta, i piedi a forma di cucchiai e le spalle a forma di coltello. La pancia era una pancia a cucchiaio, piena piena di cucchiai sopra e sotto. Tutto il giorno mangiava, mangiava, anche di notte e non dormiva mai e doveva andare sempre in bagno perché mangiava troppo. La faceva…a forma di due cucchiai.
Ma un giorno la persona prudente e posata si trasformò in persona…maleducata………

e la storia continua

Dopo il divertimento, bambini e insegnante tornano a riflettere sulla parola "posata".
I bambini si accorgono che finisce con la lettera a e, a questo punto, Eleonora ha una illuminazione: "talpone è un maschio e dobbiamo cercare la parola posato e non posata.
Dal Vocabolario: "Posato: persona calma che pensa a lungo prima di agire" e a questo punto i bambini si sentono confortati. Ma non si abbandona la parola "posata", è troppo divertente, dunque perché non sfruttarla ancora?
Ne nasce una "Catena sonora" fatta sostanzialmente di rime "sbagliate" che finiscono col trascinarsi le une con le altre.

posata
patata
mangiata
rugiada (!)
russia
puzza (!)
cozza
mozza
mozzarella (!)
tarantella
tarantella tarantella di PULCINELLA 2

I giochi di parole divertono troppo i bambini. Le insegnanti allora decidono di proseguire in questa direzione sostenendoli nella costruzione di rime finalizzate all’invenzione di una filastrocca. Come si potrà vedere le insegnanti giocano un ruolo facilitante: non solo fungono da connettivo tra una strofa e l’altra, ma invitano i bambini ad una sola rima per volta, ricordando nel contempo le parole che accompagnano la descrizione del talpone.
Vediamone la procedura:

Ins.: allora come potremmo cominciare la nostra filastrocca… potremmo iniziarla come ci ha suggerito Filippo: "il talpone dorme nel letto di fangone…"
…no… il talpone dorme nel suo lettone
Ins.: mi sembra perfetto… ci sono altre parole come fango, terra… buio
La tana della Topa di campagna

La tana della Topa di campagna
…la sua casa è di terra…
…ed è molto bella!
Ins.: quand’è buio il talpone…
…si mette l’occhialone…
Ins.: l’occhialone è…
…l’occhialone è rotondo
…e può vedere tutto il mondo!
…è un mondo di terra
…mondo di fango… il talpone è molto stanco…
Ins.: facciamo silenzio
…e non facciamo tormento…
Ins.: perché?
…perché il talpone va in convento!!

 

La filastrocca del talpone

Il talpone
dorme nel suo lettone

la sua casa di terra
è molto bella,

quando è buio il talpone
si mette l'occhialone,

l'occhialone è rotondo
e può vedere
tutto il mondo!

mondo di terra
mondo di fango
e il talpone è molto stanco

facciamo silenzio...
e non facciamo tormento...
perché il talpone
va in convento

Il Gioco dei Personaggi e dei Mondi

E dopo i giochi di parole i bambini ricominciano a parlare per mettere a fuoco le caratteristiche del nuovo personaggio e il mondo che porta con sé. Stupiscono ancora una volta i bambini, che arrivano da soli a definire un mondo e il suo opposto (!)

…porta il mondo del silenzio
…del fango
…della terra
…della notte
…del buio
è il contrario degli uccelli! che volano nell’aria, nel cielo, nella luce

 


1 La fiaba Mignolina è tratta da: Andersen H. C., Fiabe, introduzione di Gianni Rodari, prefazione di Knud Ferlov, traduzione di Alda Manghi e Marcella Rinaldi, Torino: Einaudi, 2005; per gentile concessione di Giulio Einaudi Editore.

2 Citazione dal libro molto amato dai bambini: Luzzati E., La Tarantella di Pulcinella, Novara: Interlinea junior, 2005

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