La povera Mignolina passò così tutta l’estate sola soletta nel grande bosco. Si intrecciò un lettino di fili d’erba e lo appese sotto una grande foglia di farfaraccio per proteggersi dalla pioggia, raccolse il polline dei fiori per sfamarsi e bevve la rugiada che si posava ogni mattina sulle foglie. Passarono così l’estate e l’autunno, ma poi venne l’inverno, il freddo, lungo inverno. Tutti gli uccellini, che avevano cantato con tanta grazia per lei, volarono via; alberi e fiori appassirono, e la grande foglia di farfaraccio, sotto la quale aveva abitato, si accartocciò e non fu più che un gambo secco e appassito. Mignolina aveva tanto freddo, perché i suoi vestiti erano a brandelli, e lei era così fragile e delicata, povera piccola! Certo sarebbe morta di freddo. Cominciò a nevicare e ogni fiocco che le cadeva addosso era per lei, che non era più alta di un mignolo, quello che un’intera palata di neve sarebbe per noi che siamo grandi. Si ravvolse allora in una foglia secca, ma quella non scaldava e lei tremava dal freddo.
Dalla fiaba "Mignolina" di H.C. Andersen 1
La sesta stazione mette a disposizione nuovi e interessanti Vettori che danno vita a:
Le Catene Associative
La parola Estate ha risvegliato nei bambini molti ricordi. Le esperienze fatte in vacanza coi genitori sono forti e presenti e la parola-vettore ha un forte potere evocativo. L’insegnante chiede ai bambini di ricordare la loro estate e di raccontare agli amici ricordi, avvenimenti… che si rivelano numerosi, interessanti e condivisibili.
Successivamente invita i bambini non solo a ricordare con parole e immagini, ma a pensare anche ai profumi e alle sensazioni che sono collegati alla propria personale estate, utilizzando, in questo caso, il gioco delle Catene associative.
La Catena che ne esce racconta da sola il cammino che hanno fatto i bambini durante la lettura di queste prime stazioni. Dalle prime Catene un po’ forzate, brevi e meno immaginifiche, ad altre che suonano ai bambini stessi come estremamente evocative.
La scrittura testuale, in questo caso, rimanda alla poesia. Sarebbe davvero interessante rileggerla ad altri bambini e chiederne un’interpretazione, rovesciando il Gioco dalla produzione alla fruizione e facendo emergere ricordi o sensazioni!
Estate
profumi di fiori colorati
piedi nudi sull’erba
prati pieni di fiori
spiagge
corse nell’acqua
acqua blu turchina
profumo sabbioso di mare
onde silenziose
onde giganti
pesci colorati
suono di gabbiani
che sembrano violini
I Pieni e i Vuoti del testo e la Ricerca di Aggettivazioni
Ins.: secondo me il nostro scrittore, almeno in questo pezzo di storia, non aveva tanta voglia di scrivere. Ad esempio scrive: "freddo, lungo inverno" e non ci dice altro. Ma voi bambini, che conoscete bene l’inverno, mi raccontate con quante parole sarebbe possibile descriverlo? Ci basta pensare a quello che è appena passato…
…un gelato inverno
Ins.: un freddo, lungo, gelato inverno… e poi qualcun altro vuole partecipare?
L'inverno… un umido inverno…
…un bianco inverno!!
…un ghiacciato inverno!
…uno scuro inverno
…un freddissimo inverno!
…ma posso dire anche parole un po' strane?
Ins.: certo!
…un ghiaccioso inverno, oppure un invernato inverno!
Ins.: e quando dice “grande bosco?” Chiudete gli occhi e provate prima a vederlo, a tirar fuori i vostri ricordi e, solo dopo, a raccontarlo.
… (silenzio) …
Ins.: chissà com’era questo bosco… il nostro amico scrittore non lo ha descritto molto… Per esempio, come sarà stato quando arrivò Mignolina? In che stagione era?
L'estate…era estate e gli alberi d’estate hanno tante foglie…
…hanno un sacco di foglie verdi, di tanti verdi… verde scuro
…verde chiaro…
…verde a metà!
…verde brillante
…verde stagno!
…poi ci sono i cespugli tutti verdi con le foglioline piccole
…ci sono fiori e rose profumate!
Ins.: chi ci vive nel bosco d’estate?
…ah! Ci sono molti animali: uccelli che volano… i cerbiatti che si nascondono…
… i conigli e i leprotti che saltano!
Teatrino del bosco in estateIns.: e poi? Se guardate in su?
…il cielo è azzurrissimo
…di un azzurro brillante
… il sole brucia e fa molto caldo…
…c’è la luce… tanta luce
…attraverso gli alberi diventa un po’ oro e un po’ argento
…l’aria è molto calda, ma nel bosco è tiepida…
…più in là c’è anche il campo di grano…
Ins.: avete mai visto un campo di grano in estate?
…noi sì! Ai centri estivi
Campo di grano - Lato del teatrino…era così alto che il nostro maestro si è perso… si vedevano solo i capelli!
Ins.: che cosa c’è nel campo di grano?
… c’è il mais e le pannocchie
…ci sono le "stecche" di grano… io me lo ricordo perché ci sono stato in bicicletta
…ci sono gli uccellini che cantano e le lepri che corrono, perché così non le prende nessuno!
…ci sono anche le volpi timide!
…lo sai che la mia mamma andava con le sue amiche in bicicletta e poi prendeva le pannocchie e se le portava a casa… ”pensa mò” che birichina!
…poi è giallo! Tutto giallo…
…è anche un po’ rosso perché lì ci crescono i papaveri!
Il Mondo dell'Abbandono
Mignolina si sente sola, triste e abbandonataIns.: Mignolina è stata abbandonata dal maggiolone…
…si sente sola, abbandonata, triste...
…lei è molto sola, senza qualcuno che "gli" dà da mangiare!
…a lei "gli" manca la sua mamma!!
Ins.: sì poverina, doveva essere molto triste... ma secondo voi che cosa porta con sé l'abbandono?
… porta con sé la tristezza
…la solitudine...
…un fiume di tristezza
…porta con sé la sfortuna!
…le lacrime e il pianto!
…la voglia di mamma... la voglia di casa.
Ins.: ci sono mai stati momenti in cui vi siete sentiti come Mignolina?
…io sì! Quando la mamma mi sgrida, mi sento solo e il cuore mi batte forte forte e mi sento triste e abbandonato!
…quando sono nella mia camera da sola al buio e allora mi viene voglia della felicità
…quando sono da solo e faccio giri da solo e sono da solo a giocare...
…mi sento così quando chiudo la porta del solaio e gioco da sola...
… … …
Parole: significato e sonorità
Ins.: abbiamo incontrato una parola interessante: farfaraccio. Sapete di cosa si tratta?
…il farfaraccio… farfalla… è una farfalla!
…ma no! Avrà la forma di una farfalla, però è una foglia
…per me il farfaraccio è una farfalla marrone così grande che dopo Mignolina si avvolge
Farfaraccio…ma no! Leggi bene Barbara, che è una foglia!
…forse è un letto di farfalle
…è tipo una farfalla brutta
…Il farfaraccio è qualcosa che… un albero che si chiama "farfaraccio" perché ci abitano dentro le farfalle
…come uno straccio, straccio farfaraccio! Fa rima
…è un albero con delle foglie che sembrano stracci!
…stracci?
Ins. rileggiamo la frase:
“Si intrecciò un lettino di fili d’erba e lo appese sotto una grande foglia di farfaraccio per proteggersi dalla pioggia.”
…il farfaraccio è una foglia
…una foglia attaccata a un albero
…un albero contiene le sue foglie e se sono secche cadono
Ins.: come sono secondo voi le foglie di Farfaraccio?
…brutte
…forse un po’ bucate, buchi piccolissimi
…foglie gialle
…marroni
…verdi chiaro con delle macchioline verde scuro
…però sono grandi! Di sicuro! Perché se no come si "volge" Mignolina?
Il giorno dopo i bambini chiedono di poter disegnare le foglie di farfaraccio. Un bimbo dice "Abbiamo disegnato l’albero di Farfaruccio". A partire da questo "errore creativo" nasce una catena di parole, non esattamente in rima, o meglio, con rime che cambiano in relazione alle nuove parole che compaiono. La sonorità ha la meglio rispetto alla ricerca di rime. I bambini si sono lasciati suggestionare dal suono e la catena sonora che ne esce li ha molto divertiti:
farfaraccio
farfaruccia
farfalluccia
cannuccia
ciuccio
ciuf ciuff
ciuffo
puffi
pom
pon pon
ping pong
din don
din din
E il gioco continua con la parola bambagia. Dopo aver cercato il significato sul Vocabolario i bambini hanno voluto creare una catena sonora, una tra le tante a seguire (!)
bambagia
bambaccio
bambino
bambetto
balletto
pippetto
il tetto
fumetto
fumo
ugo
1 La fiaba Mignolina è tratta da: Andersen H. C., Fiabe, introduzione di Gianni Rodari, prefazione di Knud Ferlov, traduzione di Alda Manghi e Marcella Rinaldi, Torino: Einaudi, 2005; per gentile concessione di Giulio Einaudi Editore.
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