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Seconda stazione

Rappresentazione della seconda stazione

Per culla le dettero un bel guscio di noce laccato, dei petali turchini di viola furono il suo materasso, e una foglia di rosa fu la coperta; la notte dormiva lì, ma il giorno giocava sul tavolo, dove la donna aveva messo un piatto pieno d’acqua, con dei fiori tutto intorno al bordo. Sull’acqua galleggiava un gran petalo di tulipano e, seduta su quello, Mignolina poteva vogare tranquillamente da una parte all’altra del piatto, con due crini bianchi di cavallo per remi. Era uno spettacolo veramente grazioso. Sapeva anche cantare con una delicatezza e una grazia mai sentite.

Dalla fiaba "Mignolina" di H.C. Andersen 1

La parola-vettore di questa seconda stazione è Mignolina, personaggio principale che immediatamente cattura l’attenzione dei bambini e porta a due distinte proposte:

 

Immaginiamo Mignolina

Ins.: avete sentito cosa dice l’autore di Mignolina? Voi come la immaginate?
Mignolina

Mignolina
…molto bella…
…molto piccola…
…con i capelli lunghi
…un po' argento e un po' oro…
…per me ha gli occhi verdi!
…ha un bel vestito azzurro…
…fatto con le foglie che brillano al sole…
…aveva anche le labbra rosse, di un rosso molto bello!
e poi più uno è piccolo più è leggero… e quindi lei era leggera come una piuma!
quando camminava sembrava una lucciola, perché le lucciole non sono pesanti e sono luminose!
…lei mangiava solo briciole di pane… mangiava dentro a una foglia e per bere usava una foglia piegata a imbuto che in fondo aveva una punta così poteva prenderla meglio!
Mignolina nel piatto

Mignolina nel piatto
…delle volte mangiava con le mani…
…e a volte usava dei bastoncini piccoli..
Ins.: nella storia c'è scritto che Mignolina se ne stava dentro ad un piatto con dell'acqua e navigava… ma cosa faceva tutto il giorno, navigava solamente e basta?
…nooo, lei giocava con le farfalle
…anche con le lucciole… si rincorrevano e si tuffavano, poi giocavano anche a nascondino…
…Mignolina si nascondeva dentro ai buchi della tovaglia oppure nella tasca della sua mamma!
Ins.: e che ne dite della sua voce?
aveva una voce così bella che lei poteva parlare con gli animali, lei li capiva!
…soprattutto le farfalle!

 

Il Gioco degli Opposti

L’insegnante rilegge la descrizione che i bambini hanno fatto di Mognolina, poi chiede:

Ins.: e se invece di chiamarsi Mignolina si fosse chiamata Polliciona?
Polliciona era grande, grande e poi era così grande che la mettevano sopra a delle grandi foglie quelle che si trovano nella giungla
…Polliciona aveva una voce grande e grossa… che si sentiva in tutto il mondo
Ins.: provate a descrivere questo gran vocione…
…la sua voce assomigliava a un vulcano che "rutta" e tutti si nascondevano…
Poi lei non giocava con le lucciole e le farfalle, giocava con… gli elefanti!!
…giocava a nascondino dietro agli alberi della foresta e anche nelle grotte…
…e per tuffarsi… gli elefanti e Polliciona andavano in un mare grande!

I bambini disegnano poi Mignolina, così come l’hanno immaginata, e la ripongono sul treno insieme alla strega e alla mamma. Anche per Polliciona si troverà posto, visto che rappresenta un ampliamento divertente della storia.

 


1 La fiaba Mignolina è tratta da: Andersen H. C., Fiabe, introduzione di Gianni Rodari, prefazione di Knud Ferlov, traduzione di Alda Manghi e Marcella Rinaldi, Torino: Einaudi, 2005; per gentile concessione di Giulio Einaudi Editore.

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