La "strada" delle parole rende visibile, non solo metaforicamente, il viaggio che testo e bambini hanno fatto. Ogni volta che una parola-vettore ha obbligato ad una sosta, questa è diventata un punto fermo ben visibile e significativo. Ripercorrere questa strada ha portato i bambini a dover riconoscere parole scritte. Idearla ha portato invece a scoperte "grammaticali" non indifferenti. Ad esempio: tutte le aggettivazioni relative alla città non sono state inserite nella "strada", poichè i bambini si sono resi conto che si trattava di parole che descrivevano, perciò "giravano attorno alla città" (!) E così per ogni altro argomento.
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