Quando si organizzano gruppi per compiti di apprendimento e si intende rimangano stabili per un certo periodo, è opportuno formarli in modo ragionato, utilizzando il criterio dell’eterogeneità.
Disposizione degli alunni per livello di competenza relativo ad un preciso ambito.
All’interno del gruppo di 4 vi saranno quindi: un alunno di rendimento alto, uno medio alto, uno medio basso e uno basso.
Il gruppo successivo sarà formato dal secondo del livello alto, dal secondo del livello medio-alto, dal secondo del livello medio-basso, dal secondo del livello basso. Si procederà analogamente per i gruppi successivi.
L’eterogeneità all’interno dei gruppi è preferibile perché:
Viene chiesto agli alunni di associarsi liberamente. La formazione dei gruppi avviene per affinità, simpatie, amicizie. Raramente i gruppi elettivi sono eterogenei: si costituiscono gruppi di sole femmine o di soli maschi, poi il gruppo dei bravi, quello dei “discoli”, …
É perciò sconsigliabile usare frequentemente questa modalità perché non favorisce la creazione di nuove interazioni. Fotografo solo l’esistente e, anzi, può creare pesanti situazioni di esclusione: potrebbero esserci compagni che nessuno sceglie. La situazione si rivelerebbe decisamente incresciosa.
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