"Silenzio per favore!", "Mi ascoltate sì o no?", "Allora, possiamo cominciare?" sono frasi ripetute spesso senza risultato dall’insegnante che vuole avere l’attenzione dei propri alunni.
Nella gestione di una classe che lavora in gruppi è utile adottare dei segnali convenzionali, ad esempio il segnale del silenzio. Quando l’insegnante alza la mano, gli studenti devono rivolgere la loro attenzione all’insegnante e alzare a loro volta la mano. La mano alzata dell’alunno significa "Ho visto il tuo segnale, so che vuoi dire qualcosa a tutti, sono pronto ad ascoltare".
Quando si introduce il segnale del silenzio è utile dare una piccola spiegazione che giustifichi la pratica.
In una classe organizzata attivamente o in gruppi esiste una tendenza naturale a concentrarsi sul compito e a diventare troppo rumorosi: quando un gruppo parla, il gruppo più vicino deve parlare un po’ più forte per farsi sentire e questo spinge il primo gruppo ad alzare ancor di più la voce. Così il livello di rumore aumenta. Per avere l’attenzione della classe l’insegnante non può urlare più dei propri alunni.
Il problema si può risolvere se si impara a rispondere immediatamente al segnale del silenzio ed a contribuire al diffondersi del "silenzio contagioso".
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