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Apprendimento cooperativo e Nuove Indicazioni
per il Curricolo

     Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, pubblicate nel 2012, contengono diversi riferimenti ad un fare scuola che pone al centro la formazione di “importanti legami di gruppo”, ritenuti indispensabili per lo sviluppo della personalità di ogni alunno.
     “Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione di legami cooperativi fra i suoi componenti… La scuola si deve costituire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.” (pag. 9 Indicazioni)
     Nel paragrafo dedicato all’Ambiente di Apprendimento (pag. 34) è presente un intero capoverso dedicato all’apprendimento collaborativo, nel quale si assegna alla dimensione sociale e alle diverse forme di interazione un ruolo altamente significativo come base del processo di acquisizione delle conoscenze.
     L’ambiente di apprendimento è concepito quindi non solo come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme.
     Diviene un contesto di attività strutturate, “intenzionalmente” predisposto dall’insegnante che comprende le attività pensate e che diventa uno spazio di azione della mente, in cui si organizza l’insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere  avvenga secondo le modalità attese. Vengono prese in considerazione tutte le condizioni e i fattori che intervengono nel processo: insegnanti, allievi, strumenti culturali, tecnici e simbolici. Assume una forte connotazione metacognitiva: lo studente si abitua a riflettere sul proprio funzionamento mentale e a controllare la propria attività cognitiva, interagendo con i compagni.
     Ambiente, dunque, come  “spazio d’azione” creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. Gli alunni imparano a confrontarsi e a rispettare le opinioni altrui, a negoziare idee e concetti, a collaborare nella risoluzione di compiti e problemi.  In tale “spazio d’azione” si verifica interazione e scambio tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti,  sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.
     È questa la cornice teorica e pratica che ha accompagnato i docenti delle scuole Primarie del Comune di Modena in percorsi di formazione, approfondimento, sperimentazione relativi a un metodo di insegnamento e apprendimento orientati al raggiungimento di un effettivo successo formativo per tutti gli alunni.

 

Christine Cavallari

Dirigente scolastica scuola secondaria I° grado Ferraris
e 8° circolo di Modena

 

 

 

 

 

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