APPRENDIMENTO COOPERATIVO
- Pensa, discuti in coppia, condividi
- Teste numerate insieme
- Roundtable
- Penne al centro
- Giro in galleria
- Jigsaw
- Roundrobin
- Co-op co-op
- Carte flash
- Studio in coppia
- Puzzle a una dimensione
- Indovina l'errore
- Controllo reciproco in coppia
- Spedisci le tue domande
- Lancia a turno
- Mescolatevi, fermatevi, in coppia
- Cerchio interno - cerchio esterno
- Intervista a tre passi
- Uno a casa e tre in viaggio
- Pezzo al centro
- Formare i gruppi
- Stabilire segnali convenzionali
- Organizzare lo spazio aula e la disposizione dei posti
- Dare le consegne
- Distribuire il materiale simultaneamente
- Monitorare il lavoro dei gruppi
- Fornire attenzione positiva
- Rispondere alle domande
- Sostenere la revisione
- Check list di automonitoraggio dell'insegnante
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
IN AZIONE (unità di lavoro/esperienze)
1^ ATTIVITÀ
Quesiti sottoposti agli alunni
PRIMA PARTITA
Carletto totalizza 135 punti e dice che nessuno lo potrà battere.
• È vero?
• Perché?
SECONDA PARTITA
Carletto totalizza 100 punti con tre tiri.
• Trova i punti segnati a ogni lancio
Cristina lancia due frecce in una stessa regione e il terzo tiro colpisce il 35: Totalizza così 80 punti.
• Che cosa ha colpito Cristina nei 3 lanci?
Luigi è molto fiero di sé: con tre tiri ben assestati fa 155 punti.
• Che cosa ha colpito?
TERZA PARTITA
Cristina: 140 punti
Carletto: 170 punti
Luigi: 85 punti
• Quanti punti ha totalizzato il primo classificato più del secondo?
• E il secondo più del terzo?
L'insegnante scrive l'attività alla lavagna, spiega come funzionano le strutture da utilizzare; ricorda e scrive le regole da rispettare per dare sistematicità alla modalità di lavoro scelta.
Ripete le consegne 2 volte per essere sicura che tutti abbiano capito e poi chiede ad alcuni bambini di ripetere i vari passaggi da rispettare.
Risolto in gruppo il primo quesito, l'insegnante chiama il numero 4 di ogni gruppo a relazionare al gruppo classe.
- Si applica la medesima procedura per risolvere i successivi quesiti.
- Ogni volta l'insegnante cambia il numero del bambino che deve relazionare, in modo da “stimolare” ciascuno a prestare attenzione al lavoro che si sta svolgendo, a dare un contributo adeguato ed evitare di essere gregario.
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