Outdoor e Neuroscienze

Roberta Setti, Maria Chiara Buzzega, Paola Bellei


Sappiamo ormai con certezza che i  bambini e le bambine sono biofili, connessi/e profondamente fin dalla nascita con la natura e tutto ciò che è vivo. La natura è per loro un ambiente ricco e stimolante per apprendere tutti i linguaggi simbolico - culturali (arte, musica, matematica, scienze, lingua, movimento). La vita all'aria aperta favorisce l'inclusione e rappresenta la migliore offerta per bambini/e che vivono situazioni di fragilità e vulnerabilità.
L’esperienza in outdoor permette, inoltre, di vivere e crescere  in quel bagno sensoriale che solo la natura può offrire (profumi, suoni, colori, consistenze).
Il bisogno dei/delle bambini/e di stare in natura e i benefici relazionali e cognitivi sono ormai evidenti. Con questo corso di formazione abbiamo cercato di fare un passaggio ulteriore: comprendere il legame tra lo sviluppo del cervello del bambino e la sua interazione fin da piccolissimo con l’ambiente naturale.
Grazie all’aiuto di Antonio Persico, professore in neuropsichiatria e dell’adolescenza, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio, abbiamo riflettuto su come si sviluppa il cervello del bambino dai zero ai sei anni, quali  sono i periodi sensibili d’apprendimento e cosa sono le funzioni esecutive che nascono proprio quando i/le bambini/e sono molto piccoli.
Le funzioni esecutive, in particolare, sono  intese come le abilità implicate nel mantenimento di una appropriata strategia di problem solving per raggiungere un obiettivo futuro. I/le bambini/e, infatti, sono quotidianamente alle prese con strategie giuste da trovare per raggiungere gli scopi desiderati, facendo però attenzione a non lasciarsi distrarre da stimoli inutili e a non cadere in frustrazione, se qualcosa di imprevisto è accaduto. Grazie a questi processi complessi, ma entusiasmanti, il/la  bambino/a costruisce la propria intelligenza.
Se le funzioni esecutive come memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, capacità di inibizione, pianificazione, attenzione e autoregolazione comportamentale ed emotiva sono così importanti per lo sviluppo cognitivo del/della bambino/a, come può  la vita in outdoor  sostenerle ed allenarle? Sono infatti già presenti, ma ciò non è sufficiente perché realmente si sviluppino.
E ancora, l’outdoor concepito in ambiti di apprendimento che sostengono i/le bambini/e nel movimento, nella ricerca scientifica, nell’osservazione attenta ai dettagli della natura, nella riproduzione grafica, nella progettazione di nuovi contesti, nella narrazione, nella responsabilizzazione e cura di quanto offre è funzionale a questo scopo?
L’ambiente esterno, infatti, ha bisogno di materiali, allestimenti e adulti in grado di sostenere gli interessi e le curiosità dei bambini e necessita di attenzione e cura al pari dell’ambiente interno.
Le insegnanti ed educatrici del sistema integrato 0-6 di Modena, partecipanti al corso, hanno provato a dare una risposta a queste domande, realizzando esperienze  in outdoor con un focus sulle funzioni esecutive, individuandone il loro ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo e relazionale dei/delle bambini/e.