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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
dire, ma nuova e ‘rivoluzionaria’. Si scaravoltava l’idea di autorità, si proponeva un ruolo
attivo del figlio nella famiglia, della donna nella società, del credente nella chiesa,
dell’operaio nella fabbrica. Dello studente nella scuola. Gli insegnanti cosiddetti di
sinistra aiutavano gli studenti a una rilettura dei fatti storici, ripensavano ai contenti dei
testi letterari, leggevano i giornali in classe, creavano gruppi di studio. Si discutevano le
valutazioni. Nascevano gli organi collegiali: i consigli e le assemblee. Mai membri o
simboli di un partito entrarono nelle classi. Gli insegnati difesero ferocemente gli spazi di
libertà di insegnamento, preziosa prerogativa della scuola laica italiana.
Oggi gli studenti delle superiori e dell’università hanno altre urgenze, manifestano per il
diritto allo studio, per avere titoli competitivi spendibili in patria e all’estero. Insomma
per una scuola pubblica migliore.
Dopo il caso di Adro dove una scuola comunale esibisce il simbolo della Lega, al posto
delle scuole tricolori ci saranno scuole Bianche, Verdi e Rosse?
Ci sono già le scuole ‘bianche’ gestite dalla chiesa e da Comunione e Liberazione. Aule
sicure e tranquille, senza scioperi e contestazioni. Si propone un’educazione univoca e in
certo qual modo si fanno scelte classiste: senza (o pochi) disabili ed extracomunitari.
Scuole per pochi, pagate da tutti.
Ci saranno scuole Verdi? Che un simbolo di partito entri in una scuola pubblica, che gli
ambienti siano dipinti di verde, e che magari anche i contenuti didattici siano rivisitati
con un operazione di revisione storica antitaliana, ci sembra un operazione
pericolosissima e da fermare subito.
Sarebbe come se a Modena il sindaco avesse colorato di rosso la nuova scuola media
Marconi e avesse istallato la falce e il martello o la quercia o l’ulivo o la sigla pd,
sostenendo che in fondo il martello e la falce sono strumenti di lavoro, che la quercia e
l’ulivo sono piante diffuse in tutta l’Italia e che PD vuole dire “per la democrazia nella
scuola”.
La scuola pubblica ha come unico libro sacro, la Costituzione e come bandiera il
tricolore, la bandiera dell’Unione Europea e se vogliamo il labaro Del comune.
Beppe Manni
Giovani e Stati generali
23 ottobre 2010 - Scuola.
Il problema-giovani a Modena è emerso più di una volta tra i trecento cittadini che
Giorgio Pighi sindaco di Modena ha incontrato nei dieci incontri degli Stati Generali per
raccogliere suggerimenti per una “Città Futura”. Erano stati chiamati personaggi del
mondo economico, della scuola, dell’urbanistica, della chiesa, del volontariato, della
sanità e della cultura.
C’è una crisi giovanile che riguarda i ragazzi in età scolare (medie, superiori e università).
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