Progettp pedagogico dei Nidi d'Infanzia - Comune di Modena
Home > Progetto pedagogico dei Nidi d'infanzia > Dall'inserimento all'ambientamento

Dall'inserimento all'ambientamento

La storia pedagogica dei Nidi di Modena inizia con l'elaborazione del progetto dell'inserimento: un passaggio importante che riconsegnò al nido una connotazione propria, teoricamente definita. In questi anni, l'esperienza e le conoscenze man mano acquisite hanno dato origine a percorsi nuovi in grado di integrare gli aspetti emotivi e relazionali, legati alla separazione madre- bambino, con quelli che riguardano più da vicino la competenza dei bambini di essere parte della dinamica interattiva che si struttura, in questo caso, nei primi incontri con il nido.
Un servizio consolida la sua identità quando è capace di ridefinire i presupposti di partenza e di rendere più leggibile il proprio orientamento. In questo senso, la parola ambientamento rispecchia l'idea di bambino attivo che si ritrova costantemente tra le righe di questo progetto.
Per il bambino entrare al Nido vuol dire sapere di essere accolto in un luogo che conosce e nel quale è riconosciuto, dove incontra opportunità e sicurezza, perché ha il tempo di orientarsi, capire, sentirsi capace e competente per agire con autonomia e sa di avere accanto a sé adulti in grado di interpretare i suoi bisogni e di offrire sostegno e attenzioni individualizzate.
Consapevole della curiosità del bambino verso il mondo oggettuale, l'educatore struttura interventi di sostegno e promozione nel momento del distacco, ponendo attenzione all'organizzazione di centri d'interesse collettivi e individuali. Nella dimensione ludica, il mondo esterno si integra con quello interno, in un evolversi di elaborazioni di conoscenze e teorie originali. Il gioco è un'attività ad alto contenuto affettivo, relazionale, cognitivo e soprattutto simbolico; per questo durante i primi giorni di frequenza al nido può svolgere un'importante funzione di rielaborazione della separazione e dell'adattamento al nuovo ambiente.
Nel progettare l'ambientamento, gli educatori organizzano situazioni di gioco e attività in grado di costruire un clima sociale di condivisione, che garantisca sicurezza al singolo e al gruppo, in cui i gesti e le parole di ognuno assumano significato e diventino elementi costitutivi dell'esperienza nel nuovo contesto.
L'educatore si offre come figura di riferimento cosciente della sua leggerezza, in quanto da considerarsi una strategia di mediazione " a termine" e non rigido attributo. È un educatore che si assume la responsabilità di essere il referente tra la coppia genitore/bambino e il contesto nido, ma non l'unico interlocutore, consapevole di avere un gruppo di lavoro a cui ritornare per condividere e definire gli interventi individuali in una prospettiva comune.
La partecipazione del genitore all'accoglienza trasforma una relazione "pensata" duale, in una relazione triangolare, nella quale ogni soggetto è interlocutore attivo. L'educatore sa leggere le richieste esplicite ed implicite delle famiglie e trova le modalità per farvi fronte in una prospettiva di flessibilità che preveda il concreto coinvolgimento dei genitori.
Il tempo richiesto ai genitori di affiancare il bambino durante l'ambientamento, mai rigidamente definito, è concordato insieme, recuperando altri momenti di dialogo e compresenza, a volte offrendo anche l'opportunità di organizzare l'ambientamento al pomeriggio. La relazione, basata sulla trasparenza e sul vero interesse nei confronti del genitore, contribuisce alla costruzione di un'alleanza nido-famiglia reale e costante.

 

© 2013 Comune di Modena