Progetti


Cerchio narrativo con adulti

 

PROGETTI PER CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

 

La stanza delle parole

Scuola: Ic4 Ferraris Modena Insegnante: Orlando Cino, insegnante di sostegno
Classe: I, 23 alunni
Quando: Aprile 2022
Setting: giardino della scuola, aula 1 per visione input e attività creativa-laboratoriale, aula 2 per racconto autobiografico e condivisione
Come è stata presentata l'attività: Il progetto è stato svolto in 3 incontri da due ore. Ogni incontro prevedeva questa struttura: partenza dalla classe con un bigliettino che dava ordine agli spostamenti, giochi di movimento nel giardino della scuola con micro-condivisioni, spostamento in una prima aula sollecitando l'attenzione con input multimediali finalizzati ad un'attività di manipolazione ed infine uno spostamento in una seconda aula in cui c'era un momento di narrazione e di restituzione collettiva.
Attività iniziale: Incontro 1: creando un grande cerchio prendendosi per mano si sono proposti dei giochi di movimento (cerchio grande - cerchio piccolo, alternanza tra docenti e studenti nel proporre movimenti strani del corpo o suoni con la voce). Questo ha alleggerito molto il clima, rendendo speciale il momento. Successivamente ognuno si è dovuto presentare dicendo il suo nome e spiegando il motivo per cui gli era stato dato. Infine si è proposto un gioco con la palla in cui i ragazzi dovevano guardarsi e passarsela e dire il nome del compagno, cercando di osservare e ricordare chi non l'avesse mai ricevuta. Incontro 2: È stato chiesto ai ragazzi di pescare da un cesto dei cartoncini colorati in cui all'interno c'erano frasi legate ad attenzioni ricevute nella forma "quella volta che … ". Incontro 3: Lanciandosi un gomitolo di lana hanno 26 creato una ragnatela. Qualcuno è rimasto particolarmente colpito dall'impatto visivo dei vari intrecci che si creavano e soprattutto la classe ha dimostrato una grande cura a non romperla
Input: Ad ogni incontro si visionavano dei cortometraggi per poter stimolare l'attività manipolativa e la condivisione successiva.
Lancio del tema: Incontro 1: Presentiamo un ricordo della propria infanzia disegnando un particolare di una nostra foto Incontro 2: Riflettiamo e condividiamo un momento in cui ci siamo accorti di una difficoltà di un compagno oppure abbiamo ricevuto un' attenzione da parte di una persona. Incontro 3: Riflettiamo sulle emozioni che proviamo durante la mattinata scolastica.
Modalità utilizzata per favorire il riemergere dei ricordi: Input, attività laboratoriale e condivisione in cerchio.
Riti di inizio/fine del racconto: Viste le difficoltà di attenzione e rispetto del turno di parola, ogni studente per poter raccontare il proprio ricordo/emozione prendeva uno strumento musicale (maraca, triangolo, sonaglio) messo al centro dell'aula e dopo aver condiviso lo passava al compagno
Memoria: È stato creato dai ragazzi un book digitale per poter lasciare una memoria del progetto svolto.
Come è andato complessivamente il progetto: È stato deciso di fare un progetto del genere sia perchè a livello relazionale i ragazzi essendo stati penalizzati dalla pandemia non si conoscevano e anche perché faticavano nelle dinamiche di gruppo. In più viste le difficoltà del gruppo classe ci si era posti l'obiettivo di come aiutare gli studenti a mantenere intenzionalmente l'attenzione su azioni o compiti specifici per una lunghezza temporale appropriata
Dopo il progetto: Una prima conseguenza è stata quella di condivisione e quindi maggior conoscenza reciproca. I ragazzi sono stati in grado di mantenere alta l'attenzione perchè stimolati con molte attività, costretti a spostarsi da un posto all'altro e con un setting già predisposto. Anche per i docenti è stato un momento di scambio proficuo e di riflessione su come aiutare i ragazzi negli anni successivi con progetti che possano aiutare da un punto di vista relazionale.
Feedback degli alunni: //
Feedback dell'insegnante: Sono stato soddisfatto per il lavoro di equipe e di scambio tra docenti e soprattutto il vedere la soddisfazione e la felicità dei ragazzi che capiscono di essere importanti, capiscono di essere accolti nelle loro difficoltà e fragilità e trovano la forza di condividere anche quando per un attimo il "programma" delle lezioni non va apparentemente avanti come dovrebbe andare.

 


Una natura da raccontare (percorso di Educazione Ambientale)

VALSAMOGGIA
Percorso realizzato all’interno del più ampio Progetto di Educazione Ambientale per l’anno scolastico 2018-19 per il Comune di Valsamoggia:  “A lezione dalla Natura nel Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio”. A cura dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale.
Destinatari: Gli alunni 1A-1C Scuola primaria di Monteveglio. 1C-2C Scuola primaria di Bazzano.
Conduttrice: M. Cristina Zamboni (educatrice ambientale)
Tempi e spazi: 3 incontri con ciascuna classe coinvolta, a distanza di 2-3 mesi per seguire il ritmo delle stagioni. Ambiente all’aperto: giardino scolastico, aree naturali in prossimità delle scuole, ambienti naturali del Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio.
Generalmente il Cerchio Narrativo è stato proposto come momento finale in ognuno degli incontri con i bambini.
Obiettivi e metodologia: Approfondire il legame con la Natura attraverso la suggestione di fiabe, leggende, racconti di antichi miti, per entrare nella magia di ciò che ci circonda. Percorsi all’aperto per grandi e per piccoli alla scoperta dei tanti angoli suggestivi del Parco, dove osservare e conoscere i segreti della natura, prendere posto nel cerchio narrativo, confidarsi tante piccole emozioni e raccontarsi.
Trattandosi di programmi di Educazione Ambientale, la prima parte dell’incontro prevedeva un’uscita in ambiente naturale, in cui i bambini facevano conoscenza e “amicizia” con un luogo naturale e i suoi abitanti: un albero (magari un bell’albero monumentale), piccoli animali come insetti, grandi animali come mammiferi di cui si osservano le tracce... In questo “fare amicizia” le attività erano di tipo sensoriale (toccare, annusare, ascoltare, osservare) e i bambini venivano poi invitati a farne un disegno dal vivo…Veniva poi raccontata una storia, una fiaba, una leggenda inerente al nuovo “amico naturale”. Mentre l’educatrice raccontava, i bambini facevano brevi stacchi musicali con piccoli strumenti. Poi, come momento finale, si proponeva un breve Cerchio Narrativo su un tema che era emerso dalla conoscenza diretta del nuovo “amico naturale” oppure dalla storia narrata. Tra un racconto e l’altro ci si passava un rametto o una foglia (quindi un elemento naturale) come “bastone della parola”. Se le condizioni meteo lo permettevano, il cerchio si faceva all’aperto, oppure in classe.
Temi affrontati: “Un albero che mi piace”, “Una volta ho incontrato degli animali selvatici, “Mi ricordo una volta su un fiume”, “Un bosco dove sono stato”, “Un fiore che mi piace”, “Cosa mi è piaciuto di più dell’esperienza dell’incontro di oggi”.

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GULP, creazione di storie a fumetti con anche l’utilizzo della narrazione autobiografica

MONTALE RANGONE
Destinatari: 5 alunni certificati e 5 alunni normodotati di terza, quarta e quinta della Scuola primaria “A. Frank”.
Conduttrice: Antonella Bottazzi, docente di sostegno, con il supporto di altre tre insegnanti di sostegno.
Tempi e spazi: 7 incontri, in un’aula riservata ai progetti. In due incontri l’attività si è svolta in parte anche nel giardino della scuola.
Obiettivi e metodologia: favorire l’inclusione, attraverso lo  sviluppo dell’oralità; migliorare la comunicazione orale e scritta e l’utilizzo del discorso diretto; promuovere la capacità di ascolto e il rispetto dei turni di parola; migliorare le abilità grafiche e la comprensione scritta attraverso l’uso di immagini; introdurre i bambini alla tecnica del fumetto e ad alcuni elementi specifici di tale tecnica: inquadratura e scelta del piano, uso dei baloons, delle didascalie e delle onomatopee.
Nel corso dei 7 incontri, i bambini sono stati accompagnati dalle insegnanti a parlare di sé con la modalità verbale (orale e scritta) e disegnata (fumetto), utilizzando da supporto alcune fasi della narrazione orale (input, ritualità, cerchio narrativo). In particolare, l’attività narrativa vera e propria avveniva in cerchio, seduti sui cuscini, con un oggetto testimone, che serviva per dare la parola. Ogni incontro iniziava e terminava sempre con una canzone, talvolta mimata. Gli input erano sempre brani letterari e le attività potevano essere individuali, di coppia o nel gruppo intero, nella parte finale di condivisione del lavoro. Come memoria delle esperienze è stato realizzato un libricino finale con le strisce prodotte e sono state appese grandi strisce al muro della scuola.
Temi affrontati: il mio nahual (l’animale che, secondo i nativi del Guatemala, ci somiglia, ci protegge e ci attrae, dal racconto tratto dal libro “Mi chiamo Rigoberta Menciù”); l’albero che mi ha scelto (lo si accarezzava, abbracciava e disegnava, nel giardino della scuola); un oggetto che amo (portato da casa, disegnato e narrato ai compagni come se l’oggetto parlasse in prima persona); la foto che vorrei fare e che non ho mai fatto o una foto che amo particolarmente (dopo aver fotografato con vari piani il giardino e commentato le foto in gruppo); il superpotere che vorrei avere, attribuendolo al proprio nahual, albero ed oggetto (dopo aver fatto un escursus visivo di alcuni eroi dei fumetti e dei loro superpoteri); una parola a me cara.

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Dal lavoro in classe alla narrazione orale autobiografica

VILLANOVA (MODENA)
Cerchio narrativoProgetto realizzato nell’a.s. 2017-18.
Destinatari: Gli alunni della classe 4^A della scuola primaria “Ciro Menotti” dell’Istituto Comprensivo 1 – Modena. La classe comprende anche un'alunna con grave disabilità .
Conduttori: gli insegnanti curriculari Paolo Zanni e Silvia Lotti, l’insegnante di sostegno Adele Forte, la tirocinante Chiara De Pasquale e in qualità di esperta esterna Claudia Bellucci del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Tempi e spazi: 5 incontri, della durata di 2 ore, a cadenza mensile, da dicembre 2017 a maggio 2018. Setting: teatro della scuola; la platea veniva liberata per permettere le attività di riscaldamento, mentre il palco veniva ogni volta allestito con un cuore di stoffa rossa su cui i bambini si sarebbero seduti per narrare, la valigia contenente i materiali per la memoria e una lettera di Zanna Bianca che annunciava il tema, e al centro le candele rituali e il “Libro delle memorie”, dove, dopo ogni incontro, venivano incollate le tracce (disegni, frasi, bigliettini) che i bambini preparavano al termine del cerchio narrativo. Il setting e le musiche (Enya) rimanevano gli stessi ogni volta, per garantire la continuità delle esperienze.
Obiettivi e metodologia: le tematiche dei primi 4 incontri sono state scelte fra i temi portanti di due libri letti in classe durante l’anno: “Zanna Bianca” (di Gianluca Agnello, La Spiga Ed., Collana Alberi dei libri,
2016) e “Augh! Stella Cadente” (di Ursula Wöfel, Ed. Piemme junior, Collana Il battello a vapore, 1993). Un primo obiettivo è infatti stato quello di dare consistenza agli apprendimenti e alla didattica, legando le letture alla propria esperienza personale. Il tema del 4° incontro (le emozioni) è stato oggetto di un più ampio lavoro in classe a cura della tirocinante Chiara. Fra le finalità principali: favorire l’espressione di vissuti ed emozioni, allenare all’ascolto reciproco, facilitare l’inclusione degli alunni più svantaggiati.
Ampio spazio all’inizio di ogni incontro è stato dato alle attività di movimento e di relazione, ma anche alla ritualità (oltre al setting invariato, prima di ogni cerchio veniva recitata una filastrocca rituale e, come input, letta una lettera di “Zanna Bianca” che annunciava il tema).
Temi affrontati: quella volta che mi sono sentito grande, quella volta che ho scoperto di averte un fratello-amico o una sorella-amica, il mio nome, un’emozione molto forte, un ricordo bello di questo anno scolastico.

 


La stanza delle parole

MODENA
Progetto finanziato con fondi di istituto, messi a disposizione tramite bando pubblico, e realizzato nell’a.s. 2015-16.
Destinatari: Tutti gli alunni delle classi 5A, 5B e 5C della scuola primaria “Giovanni XXIII” e tutti gli alunni delle classi 1B, 1D e 1F della scuola secondaria “Cavour” nell’ambito del “Progetto ponte” (in vista della continuità pedagogico-didattica tra i due ordini di scuola) dell’Istituto Comprensivo 1 – Modena.
Conduttrici: in qualità di esperte esterne Giuliana Borsari, Isabella Dapinguente, Giulia Bondi, Bruna Montorsi del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Tempi e spazi: 3 incontri per ogni classe, della durata di 2 ore, a cadenza quindicinale, tenuti in spazi appositi della scuola (laboratori o aula magna), con la presenza di almeno un insegnante della classe.
Obiettivi e metodologia: Facilitare l'inclusione, favorire la conoscenza reciproca di tutti soprattutto in momenti di passaggio o adattamento come quelli che vivono i ragazzi tra la fine della scuola primaria e l’inizio della secondaria, valorizzare le identità, migliorare i rapporti interpersonali, vedere un gruppo complesso non solo portatore di aspetti problematici, ma anche delle risorse necessarie per il cambiamento attraverso il metodo della narrazione orale autobiografica. L’attività manuale e quella narrativa, il corpo, la voce, il gioco, la scrittura, la musica entrano in campo all’interno dello stesso incontro, dando possibilità espressive diversificate e multiple.
Temi affrontati: io come individuo (le emozioni, la paura), io e l’altro (sentirsi vicino a qualcuno), io con gli altri (l’avventura).

 


Prevenzione del disagio e inclusione

MODENA
Il progetto si è svolto nell’a.s. 2016-17 durante le ore di IRC (religione cattolica), a classe intera, quindi anche con  i bambini che seguivano le  attività alternative,.
Destinatari: Tutti gli alunni delle classi 5A, 5B, 5C, 5D della scuola primaria “Galileo Galilei” dell’IC2 di Modena.
Conduttrice: Fedele Carla, insegnante di attività alternative (A.A.) e componente del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Supervisione del progetto a cura di Borsari Giuliana del Gruppo Narrazione Orale di Modena
Tempi e spazi: 5 incontri annuali dal mese di ottobre al mese di maggio, della durata di due ore ciascuno. Tutti gli incontri si sono svolti nel teatro della scuola.
Obiettivi e metodologia:

  • Favorire l’inclusione e prevenire il disagio in un luogo in cui costruire socialità, attraverso l'ascolto dei racconti delle storie degli altri. Per una volta al mese circa, nel tempo che settimanalmente viene dedicato alla lezione di religione, i bambini e le bambine della classe potevano stare tutti insieme per condividere il momento della narrazione (la religione ci separa, le nostre storie ci uniscono).
  • Offrire il sostegno sociale e relazionale del gruppo, mediante la conoscenza delle emozioni vissute nelle esperienze raccontate.

Esercizi preparatori: giochi di fiducia, per favorire l’empatia e per sciogliere le tensioni; giochi di sintonia a coppie o di gruppo; esercizi di respirazione; ascolto di brani musicali o testi letterari, brani poetici; attività manuali e creative.
Temi affrontati: il filo conduttore degli incontri è stato la rievocazione di possibili esperienze scolastiche, per ripercorrere le tappe dell’intero ciclo di scuola elementare, allo scopo di accompagnare le classi nella delicata fase del passaggio alla scuola media:

  1. un momento avventuroso
  2. quella volta che mi sono preso cura
  3. un sogno (fatto dormendo o come aspirazione)
  4. quella volta che ho imparato o ho vissuto un successo
  5. il viaggio

Questionario di valutazione dell’esperienza:Al termine del progetto, è stato sottoposto a tutti gli alunni un breve questionario per raccogliere impressioni e suggerimenti.

Questionario >>>

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PROGETTI PER CLASSI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

 

La narrazione e l'oralità reciproca come costruzione e cura in classe dell'inclusione nella comunità educativa

VIGNOLA
Progetto finanziato dalla Fondazione di Vignola e realizzato ogni anno a partire dal 2012. Il Percorso è inserito, insieme ad altre azioni, nel Progetto delle attività della Funzione strumentale per l’inclusione di studenti disabili e alunni stranieri e tiene, inoltre, conto delle tematiche trattate dalle singole classi, o inerenti a tematiche specifiche di progetti speciali.
È stato portato all'IIS Paradisi nell'a.s. 2012-2013 da 2 Insegnanti già impegnate nelle attività di ricerca del gruppo Narrazione Orale ed è stato proposto in una classe quarta ITC.
Nell'a.s. 2013-14 le insegnanti che hanno partecipato al Progetto sono state 5 e le classi sono state 3: 2° liceo e due 4° ITC.
Nell'a.s. 2014-2015 le figure coinvolte nel progetto sono state 7 (5 insegnanti e due esperte esterne) e 4 le classi: 4° ginnasio, 3° ITC, 1° liceo linguistico, 2° ITC,  con una ulteriore attività indirizzata ai ragazzi con DSA.
Attualmente le insegnanti impegnate nel progetto sono 8 (6 insegnanti e 2 esperte esterne) e 5 le classi coinvolte: 3 prime ITC , una 2° liceo linguistico (segue anno scorso)e una 4° ITC (segue anno scorso).
Destinatari: il progetto ad oggi ha coinvolto 11 classi delle scuole superiori “Paradisi” e “Allegretti” di Vignola.
Conduttrici: la referente del progetto è la docente Laura Ascari del Gruppo Narrazione Orale di Modena. Attualmente il gruppo di lavoro è inoltre costituito da Katia Sighinolfi (insegnante con funzione strumentale per l’integrazione alunni disabili e con DSA); le insegnanti Enrica Biagi, Simona Venturi e Paola Foroni; le esperte esterne Maria Luisa Avellino, Roberta Cioni, Giuliana Borsari e Maria Giulia Bozzoli.
Tempi e spazi: Tre incontri di 3 ore, per tutte le classi, a cadenza bimestrale, nei locali della scuola in orario mattutino.
Obiettivi e metodologia: sperimentare nuovi modi per favorire l’integrazione degli alunni stranieri, in relazione alla crescente difficoltà, per mancanza di fondi, di pianificare una efficace attività di integrazione e alfabetizzazione secondo metodi più tradizionali. Il laboratorio di narrazione orale risponde soprattutto al bisogno, da parte dei ragazzi stranieri, di parlare del loro passato e del loro presente in un contesto non giudicante e valutativo e in generale promuove nel gruppo classe l’educazione alla convivenza e un clima di ascolto empatico e di accettazione reciproca. L’attività, partendo da stimoli cinematografici, letterari, ma anche gastronomici, ludici o di movimento, invita i ragazzi a scambiarsi racconti su argomenti semplici ma ampi ed evocativi.
Temi affrontati: nelle classi prime il percorso tematico seguito è l'accoglienza e il passaggio, la percezione di sé, come ci prendiamo cura di noi stessi. Il percorso tematico nella seconda liceo è la relazione con gli altri: come ci poniamo nella relazione, come ci prendiamo cura di noi stessi e degli altri, quello che vogliamo fare/essere. Per le classi quarte il percorso tematico è la responsabilità e la scelta.

Trasmissione di TRC "Detto tra noi" del 26/05/2016 in cui viene illustrato il progetto >>>
Locandina dell'evento di presentazione del progetto >>>
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PROGETTI PER GRUPPI DI ADULTI

 

Recupero della socialità e continuità

Titolo. MI CURO DI... TÈ.
Nell'anno scolastico 2021/2022 nell'Istituto Comprensivo 10 di Modena si è svolto un ciclo di incontri di narrazione orale autobiografica (cerchi narrativi). 
Destinatari: il percorso è stato dedicato alle famiglie (mamme e papà) dei bambini e delle bambine della sezione di 5 anni della scuola dell'infanzia Collodi, i quali dovranno presto affrontare il passaggio alla scuola primaria.
Conduttrici: Carla Fedele, insegnante e componente del Gruppo Narrazione Orale di Modena; Ersilia Riccio, insegnante referente del progetto per la scuola.
Tempi e spazi: 5 incontri annuali dal mese di ottobre al mese di maggio, della durata di due ore ciascuno. Tutti gli incontri si sono svolti nel salone della scuola.
Obiettivi e metodologia: per recuperare la socialità, dopo che la pandemia ci ha costrette a stare lontane e a ridurre gli incontri da remoto alle sole necessità formali della scuola, impossibilitate a creare relazioni umane e gentili, abbiamo voluto regalarci il tempo per degli incontri di narrazione e cura che abbiamo intitolato: "Mi curo di... tè". La scuola Collodi è un contesto multiculturale in cui sono presenti lingue e culture differenti che abbiamo voluto coinvolgere tutte nella piena convinzione che, lungi dal costituire un ostacolo, potessero al contrario diventare una risorsa. Abbiamo così utilizzato tutto il corpo giocando con gesti, silenzi e sguardi. Ascoltato letture di albi illustrati, musiche e canzoni per condurre le partecipanti nello spazio dei ricordi.
Temi affrontati: il mio luogo del cuore, un oggetto un ricordo, quella volta che ho mangiato da re, le parole che mi hanno cambiato la vita, il buon viaggio.

Flipbook dell'esperienza: https://memoesperienze.comune.modena.it/flip/documentaria/mi-curo-di-te/

 

 

 

Un progetto di narrazione inter-culturale

MODENA
Destinatari: Utenti del centro diurno della Caritas diocesana e migranti iscritti alla Scuola Penny Wirton, dove si tengono lezioni gratuite di lingua italiana per persone straniere.
Conduttrici: Barbara Castagnetti, Isabella Dapinguente, Cristina Tioli, Anna Soresina, Giulia Bondi, Annamaria J. Janez, esperte del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Tempi e spazi: 3 incontri, svolti presso il Centro Diurno della Caritas Diocesana di Modena-Nonantola che ospita la scuola Penny Wirton (stanze e cortile adiacente). La disposizione in cerchio ha caratterizzato il setting di tutti e tre gli incontri: lo spazio veniva allestito spostando i tavoli e mettendo al centro le sedie. Al centro del cerchio venivano disposti oggetti o altri materiali di tipo creativo, che servivano per le attività introduttive o per realizzare la memoria delle storie narrate. Solo nel secondo incontro è stato chiesto di uscire e fare un percorso disegnato su mappa in centro città, per fotografare particolari che colpivano e suscitavano ricordi.
Obiettivi e metodologia: Facilitare l’incontro tra persone di culture differenti in un contesto di ascolto reciproco e di scambio di storie personali. Ogni cerchio era preceduto da giochi di relazione e movimento, che favoriscono la reciproca conoscenza, (es. lanciare la palla per dare la parola e presentarsi, cogliere caratteristiche piacevoli negli altri partecipanti e scriverli sul cartoncino attaccato alla schiena), canti, input visivi (video, immagini) o attività di tipo espressivo e creativo (es. disegnare, creare un album fotografico). La narrazione si è svolta in due casi individualmente in cerchio, e solo nel secondo incontro a coppie, in cui ogni membro della coppia riportava nel cerchio la storia del compagno in prima persona.
Temi affrontati: “La porta”, “Ricordi in giro”, “Una sorpresa”.

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Incontri in parrocchia per accogliere l'esperienza dell'altro e conoscerci

MODENA
Destinatari:  Donne che frequentano la parrocchia modenese della Beata Vergine Addolorata (BVA).
Conduttrici: Pialisa Ardeni, Anna Paola Giordano e Claudia Bellucci del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Tempi e spazi: Sono stati effettuati 3 incontri di 2 ore ciascuno con cadenza mensile tra febbraio e aprile 2017, in un locale messo a disposizione della parrocchia.
Obiettivi e metodologia: attraverso un’attività di cerchio narrativo abbinata a un momento finale di convivialità, l’obiettivo principale era quello di creare momenti di ascolto reciproco per promuovere rapporti più autentici e legami più profondi con persone frequentate abitualmente, ma che non si conoscono bene.
Temi affrontati:  i luoghi dei ricordi, l’amicizia (episodi legati ad un/a amico/a), una scelta importante.
Input utilizzati: letture, video (sia con immagini e musica, sia estratti di film), co-costruzione di storie.

Volantino informativo >>>

 


Tè con le mamme

MODENA
L’iniziativa si inserisce nel Progetto “Famiglie Fragili – Scuola” promosso dall’Associazione Città&Scuola e finanziato dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna per l’a.s. 2015-2016.
Destinatari: mamme dei bambini di tutte le classi della scuola primaria “G. Galilei” (Istituto Comprensivo 2 – Modena), in particolare quelle generalmente meno presenti agli appuntamenti di confronto scuola-famiglia.
Conduttrici: Giulia Bondi e Claudia Bellucci del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Tempi e spazi: Sono stati effettuati 3 incontri di 2 ore ciascuno con cadenza quindicinale, all’interno del teatro della scuola.
Obiettivi e metodologia: attraverso un’attività di cerchio narrativo abbinata a un momento di convivialità (consistente nel prendere un tè insieme apprezzando dolci portati dalle partecipanti), l’obiettivo era promuovere una maggiore partecipazione delle famiglie alla vita della scuola, favorire la creazione di nuove relazioni fra le mamme, a supporto di relazioni future, e sviluppare in gruppo una riflessione sull’educazione dei figli attraverso una modalità attiva, partendo dalle proprie esperienze, competenze e risorse personali.
Temi affrontati: l’apprendimento/insegnamento in ambito famigliare, i traguardi raggiunti e le competenze personali maturate nell’arco di vita.

 


La valigia dei libri e la stanza delle parole

MODENA
Progetto commissionato e finanziato dall'associazione Il Segnalibro, amici delle biblioteche e realizzato nell'anno 2015
Destinatari: Rivolto principalmente ai lettori volontari dell'associazione – impegnati nei punti di lettura cittadini e presso la biblioteca Teodora della pediatria del Policlinico di Modena – ma aperto a tutti. Le iscrizioni erano a numero chiuso, fino a 20 partecipanti.
Conduttrici: Giulia Bondi, Giuliana Borsari, Isabella Dapinguente del Gruppo Narrazione Orale di Modena.
Tempi e spazi: 3 incontri, della durata di 2h30, a cadenza settimanale, tenuti fra i libri, presso il punto lettura di Villanova.
Obiettivi e metodologia:
- Obiettivi:
- Ritrovare o consolidare la motivazione rispetto al proprio impegno, riflettendo indirettamente sul valore della propria attività, sul rapporto con il testo e le storie a partire dalla propria esperienza e percorso personale.
- Partecipare ad un'esperienza di cerchio narrativo autobiografico con recupero dell'oralità e della parola scritta.
- Creare relazioni tra i partecipanti - facilitando i rapporti, la conoscenza e l'ascolto reciproco con i quali instaurare un collaborazione sempre più aperta ed efficace.
Ogni incontro psi è articolato in presentazioni attraverso micro narrazioni, attività di riscaldamento espressivo e dell'immaginario, input letterari e multimediali relativi al tema, momenti di riflessione e recupero della memoria con la costruzione di un clima di ascolto stimolante e valorizzante per i racconti narrati dai partecipanti.
Temi affrontati: 1. Il libro amplifica l'esperienza 2. Il libro sono io 3. Il libro siamo noi.


 


Tutto inizia…

MODENA
Progetto proposto e realizzato all'interno del nido Ludus, da una delle educatrici/coordinatrici del nido – che partecipava al corso di formazione del gruppo di narrazione – affiancata in fase di progettazione da una componente esperta del Gruppo Narrazione
Destinatari: Le "donne del nido", mamme, educatrici, ausiliarie e coordinatrice pedagogica. Il progetto è stato svolto nel 2016
Conduttrici: Veruska Cocco – coordinatrice e educatrice del nido – ha progettato e condotto il percorso, coadiuvata nella progettazione di ogni singolo incontro da Isabella Dapinguente del Gruppo Narrazione Orale di Modena. Agli incontri ha preso parte come semplice partecipante, senza condurre – per feedback e consigli - Claudia Bellucci del Gruppo Narrazione Orale.
Tempi e spazi: 3 incontri della durata di 2 ore, a cadenza quindicinale, tenuti negli spazi del nido, nel tardo pomeriggio.
Obiettivi e metodologia: incontri per trovare un po' di tempo per sé nel piacere della narrazione. Attraverso il cerchio narrativo ci si avventura nelle storie delle altre che a tratti ci fanno da specchio, condividendo emozioni sogni e aspettative in un clima accogliente e accuratamente predisposto per l'occasione.
Obiettivi:
- Favorire lo scambio di esperienze e storie tra "le donne" del nido, avendo come denominatore comune l'ascolto e l'accoglienza.
- Perdersi nelle storie degli altri, per ritrovarsi nella propria... nel punto esatto in cui tutto inizia.
- Vedere il nido come luogo dove è possibile entrare ed uscire dai ruoli RI-trovando uno spazio in cui ci si sente accolte ed in cui ci si prende cura
condividere emozioni.
Temi affrontati:
1° INCONTRO : quella volta che mi sono sentito speciale - 2° INCONTRO: quella volta che sono nata - 3° INCONTRO: quella volta che ho ricevuto un dono.

Sintesi finale del progetto >>>

 

 

Approfondimenti


La valenza educativa della narrazione

Le origini della Narrazione Orale

Ricerca

I temi della narrazione

I tempi e gli spazi

Le regole

 

Risorse online

Casa Laboratorio di Cenci - di Franco Lorenzoni.

MEMO - home page del sito web del Multicentro Educativo Modena "Sergio Neri"

Formazione - area dedicata nel portale web di MEMO.

MyMemo - area interattiva che consente di iscriversi a Corsi di formazione di MEMO e scaricare materiali.

 

Gallerie fotografiche


Una natura da raccontare

Prevenzione del disagio e inclusione

 

La narrazione e l'oralità

Progetto di Vignola

 

Un progetto di narrazione inter-culturale


Logo Comune di Modena

Logo MEMO - Multicentro Educativo "Sergio Neri" Modena