Metodologia


La narrazione orale autobiografica non è un semplice momento di racconto spontaneo dei propri ricordi e vissuti, ma si configura come un vero e proprio metodo di lavoro con regole da rispettare, rituali che scandiscono i momenti dell'attività e una sequenza di fasi in parte fissa e in parte flessibile.
Tutto questo ovviamente è studiato per raggiungere in modo efficace gli obiettivi che ci si prefigge.

 

L’ATTIVITÀ A SCUOLA

L’attività con il gruppo classe può essere condotta da un insegnante da solo, dopo un’opportuna formazione, ma è preferibile che inizialmente venga affiancato da un collega o da un volontario del gruppo narrazione sia durante l’attività con la classe sia soprattutto nella fase di preparazione dell’attività da svolgere nella classe.
Per i bambini della scuola primaria il gruppo ideale è intorno ai 15 partecipanti, quindi se si può è preferibile dividere la classe e fare due gruppi in ore alternate, anche se in diverse esperienze l’attività è stata svolta a gruppo classe intero. Questa è la regola nella scuola media e alle superiori.

 

Modalità di svolgimento
Occorre creare un’atmosfera che favorisca la concentrazione e la comunicazione, per far percepire una differenza rispetto alle normali ore di studio:

  • si predispone un ambiente adatto in cui sia possibile creare una situazione rilassante (ampio spazio, possibilità di sedersi comodamente, musica di sottofondo, luci soffuse, ecc.);
  • si stabilisce un piccolo rituale che sottolinei l’inizio di una nuova dimensione (scambio di piccoli doni, accensione di una candela ecc. );
  • si spiega alla classe che l’attività non sarà in alcun modo valutata dall’insegnante e che ciascuno sarà libero di raccontare ciò che vuole, relativamente al tema assegnato;
  • si presentano le regole alle quali tutti devono attenersi.

 

Fasi dell’attività

  • Si inizia con la presentazione dei partecipanti, che vengono invitati a dire il proprio nome e solitamente ad accompagnarlo con un’altra informazione su di sé, un gesto, la scelta di uno stimolo (es. immagini, parole), o una breve attività con manipolazione di materiali da presentare al gruppo.
  • Successivamente, per i bambini sono utili giochi di movimento in silenzio o con accompagnamento musicale.

(Questa fase può non essere proposta  in gruppi di adulti o ragazzi grandi se può essere fonte di imbarazzo; occorre sempre tenere in considerazione sia il gruppo con cui si sta lavorando che il contesti e gli spazi dove si svolge l’attività)

  • Poi l’insegnante, in base al tema scelto per la narrazione, dà uno o più input che servono a suscitare emozioni e ricordi legati a quel tema. Può essere un testo letterario, una poesia, delle immagini, lo spezzone di un film o di un video, un oggetto, una musica o una canzone, ecc. In questo ogni conduttore mette in gioco le sue passioni e le sue specificità.
  • In seguito viene detto al gruppo il tema della narrazione, chiedendo di ricordare un episodio o un momento della propria vita passata che sia attinente all’argomento dato.
  • Si può proporre anche un’attività creativa che precede o segue il lancio del tema: a seconda del momento avrà la funzione di input oppure di momento per ricostruire il ricordo.
  • Si arriva così al momento della narrazione vero e proprio: in cerchio i ragazzi raccontano, a turno, frammenti della propria storia personale, mentre i compagni ascoltano seguendo le regole prefissate. È possibile introdurre un rituale che segni l’inizio e la fine di ciascun racconto (gesto, suono di uno strumento, canto). Con i più grandi funziona bene anche la narrazione a coppie, che aiuta anche a far sì che tutti intervengano e stimola l'ascolto empatico: il racconto viene fatto a coppie, poi ci si ritrova nel cerchio e ognuno racconta la storia del suo compagno ma in prima persona, come se fosse la sua.
  • Infine, si chiede di lasciare una traccia, una memoria del racconto condiviso (frase-titolo, disegno, lavoretto con materiali diversi, ecc.), prevedendo anche la costruzione, incontro dopo incontro, di una memoria collettiva del gruppo.

 

LA NARRAZIONE NEI GRUPPI DI ADULTI
Le procedure sono le stesse, ovviamente adattate a persone adulte, in particolare nella scelta dei temi, degli input e delle attività motorie e creative.
Durante il corso sia nei momenti di sperimentazione delle tecniche su noi adulti sia nei momenti di scambio e confronto c’è la possibilità di apprendere modalità adatte al gruppo di adulti.


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