Page 8 - Libri per bambini
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è già stato segnalato dal testo verbale, e non altre, diverse
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informazioni che l’immagine presenta”.
In un altro saggio, sempre la Cardarello denuncia la poca
attenzione dedicata a quella particolare lettura che permette
al bambino di costruirsi un vocabolario iconico delle cose che
lo circondano, e che sono presentate nei primi libri descrittivi
(fiori, animali, oggetti di casa, ecc.) con raffigurazioni a piena
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pagina.
Ma leggere non si impara a scuola?a leggere non si impara a scuola?
M
Ma leggere non si impara a scuola?Ma leggere non si impara a scuola?
Uno stereotipo rimasto nella cultura comune è quello di
identificare la lettura con la decifrazione, con il saper leggere
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e scrivere. I dati ISTAT seguono questo criterio quando
fotografano la realtà della lettura in Italia, ritenendo “lettore”
solo chi ha più di 5 anni. Un altro sottile fraintendimento è
che ogni sforzo educativo debba andare nella direzione di
preparare il bambino verso la lettura “decifrativa”
(emblematico è l’ampio settore di studi riservato ai
“prerequisiti alla lettura”) dimenticando il ruolo
dell’intelligenza visiva” e che nel futuro avrà un peso sempre
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più forte la capacità di leggere il codice iconico e quello
digitale.
La scuola ha il grande compito di insegnare a tutti a leggere, e
al di là del metodo utilizzato, lo fa in pochi mesi, almeno per
le funzioni di base, poi deve avviare un percorso che vada
verso la lettura comprensiva, di approfondimento, critica,
libera, ecc. Non dovrebbe trascurare o dimenticare anche le
“altre” letture, incominciate prima dell’ingresso a scuola, come
la lettura finalizzata a costruire nuove conoscenze, già
presente nel bambino fin dai nove mesi di vita.
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R. Cardarello “Guardare le figure per leggere una storia” in “Leggere prima di leggere”, R. Cardarello e
A. Chiantera (curatori), La nuova Italia, 1989
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R. Cardarello. “Libri e bambini: la prima formazione del lettore”, La Nuova Italia, 1995
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http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20110511_00. “nel 2010 il 46,8% della
popolazione di 6 anni e più (26 milioni448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente
scolastici e/o professionali, almeno un libro nei dodici mesi precedenti l’intervista. Rispetto al 2009 si
registra un aumento della quota di lettori di libri dal 45,1% al 46,8%
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I. Robertson. “Intelligenza visiva: il sesto senso che abbiamo dimenticato”
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