Page 4 - Libri per bambini
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il    neonato  è  in  grado  di  vedere,  udire,  sentire  gli  odori,  è

               sensibile al dolore, al tatto e ai cambiamenti della postura del
               corpo,  in  altri  termini  è  pronto  a  sperimentare  la  quasi
               totalità delle sensazioni della specie umana”. Ciò comporta il

               riconoscimento  del  bambino  come  soggetto  dotato  fin  dalla
               nascita di straordinarie competenze.

               Un cervello potenten cervello potente
               U
               Un cervello potenteUn cervello potente
               Con  la  nascita,  il  neonato  avvia  rapporti  comunicativi
               complessi che lo porteranno a diventare un attivo ricercatore

               di  conoscenze.  Tutte  le  situazioni  di  vita  quotidiana
               costituiscono  un  terreno  di  apprendimento.  Il  bambino  non
               raccoglie solo gli stimoli, ma reagisce ad essi, sulla base delle

               proprie  abilità  e  competenze,  ed  esprimendo  le  proprie
               preferenze, cioè attivando quei meccanismi che sono alla base
               anche  nel  processo  di  lettura.  Le  neuroscienze  definiscono  il

               periodo  fino  ai  quattro  anni  come  “l’età  fertile  del  cervello”.
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               Pier Paolo Battaglini , direttore del centro per le neuroscienze
               “Brain”  dell’università  di  Trieste,  sostiene  che  “nei  primi  4
               anni si raggiunge il picco di connessioni fra i neuroni. Il loro
               numero supera quello del cervello adulto… Dai 4 anni in poi le

               connessioni  diminuiscono.  Si  ha  il  fenomeno  della  così  detta
               ‘potatura’. Si mantengono solo le sinapsi più importanti”.

               I
               Imparare senza fare: neuroni specchiomparare senza fare: neuroni specchio
               Imparare senza fare: neuroni specchioImparare senza fare: neuroni specchio
               Assai  precocemente  il  neonato  distingue  le  persone  dagli
               oggetti  inanimati,  ha  una  innata  preferenza  per  i  volti  e  i
                                                                                  3
               suoni  umani  specialmente  quelli  materni  ,  ed  è  capace  di
               identificarsi come dimostrano le ricerche sui neuroni mirror o

               neuroni a specchio, scoperti per la prima volta negli anni 80
               nell’Università  di  Parma  da  un  gruppo  di  ricercatori

               coordinati da Giacomo Rizzolatti. Quando il neonato osserva i
               movimenti            di    un’altra        persona         si    attiva       e     simula
               internamente, in modo del tutto automatico ed inconsapevole,

               i  movimenti  che  l’altro  compie  anche  senza  ripeterli
               fisicamente. In altre parole i neuroni specchio si attivano sia


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                 P,P, Battaglini.”Piccoli geni già a quattro anni si impara di più prima della scuola”,
               http://quader niacpnews.blogspot.com/2011/08/piccoli-geni-già-quattro-anni-simpara.html
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                 M. Legerstee. “La comprensione sociale precoce”, Raffaello Cortina, 2007
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