Page 3 - Libri per bambini
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piangono, aspettano, ballano, invecchiano, comprano profumi
invece di balocchi, ma non leggono. Né per se stesse né per gli
altri. Forse una semplice poesiola non è sufficiente a creare un
immaginario e a tradurlo in consuetudine di vita, ma di certo
un contributo lo ha dato, specie se non rimane un esempio
isolato. In molte culture l’immagine di una mamma che legge
è rimbalzata molte volte fra racconti, romanzi, film, serial
televisivi e pubblicità diventando comune e consolidata, tanto
da generare la necessità di saperne di più su un’azione così
semplice e quotidiana. È iniziata così la pubblicazione di saggi
e manuali sulla lettura. Tra i primi nel 1980, quello di Doroty
Butler : “I Bebè hanno bisogno di libri” un libro sorprendente
per l’epoca che poneva l’accento sulla necessità di un
approccio molto precoce alla lettura. La Butler ha contribuito
non poco a convincere genitori, educatori e bibliotecari non
solo sulla necessità di instaurare un precoce rapporto di
amicizia fra bambino e libro, ma anche sulla bellezza e la
gioia di farlo. Gli studi scientifici successivi hanno confermato
la veridicità di tali intuizioni.
T
TEORIEEORIE
TEORIETEORIE
Il Il Il Il bambino naturalmente competente bambino naturalmente competente
bambino naturalmente competente bambino naturalmente competente
1
Luigia Camaioni sostiene che negli ultimi decenni si è imposta
“la nuova visione dell’’infanzia competente” mettendo in
evidenza le straordinarie competenze del neonato e del
lattante ben al di là di ciò
che è possibile vedere ad
occhio nudo da parte di
genitori nell’’ambiente
famigliare o dai medici
durante una visita di
controllo. Secondo la
prospettiva dell’infanzia
competente, “fin dalla nascita
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L. Camaioni. “L’infanzia”, il Mulino, 1997
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