Page 5 - Libri per bambini
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quando  il  bambino  compie  l’azione  sia  quando  lo  vede  fare

               dalla mamma. Tutto questo facilita il bambino ad apprendere
               con maggiore facilità quando vede fare agli altri, i mirror si

               accendono e simulano i comportamenti che riesce a cogliere.
               Questo        rispecchiamento              facilita       l’apprendimento              delle
               espressioni fisiche emotive, i comportamenti comunicativi non

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               verbali e ogni interazione sociale  .

               Dall’attenzione condivisa all’attenzione triadicaall’attenzione condivisa all’attenzione triadica
               D
               Dall’attenzione condivisa all’attenzione triadicaDall’attenzione condivisa all’attenzione triadica
               A  partire  dai  sei  mesi,  il  bambino  dimostra  particolare
               interesse nei confronti degli stimoli percettivi visivi; compare
               la capacità di guardare dove l’adulto sta guardando (processo

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               di coorientazione degli sguardi della coppia adulto-bambino)  .
               Verso i nove mesi “Il bambino è in grado di seguire lo sguardo

               dell’adulto  per  vedere  dove  la  sua  attenzione  si  rivolge;
               contemporaneamente fa la sua comparsa anche l’’importante
               capacità di modificare l’attenzione dell’’altro attraverso gesti

               comunicativi come indicare. È possibile quindi affermare che
               in  questo  periodo  (non  a  caso  definito  rivoluzionario  per  lo
               sviluppo  socio-cognitivo)  il  bambino  appare  in  grado  di

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               attribuire uno stato mentale all’’altro”
               Presto  inizia  ad  accompagnare  questi  comportamenti  non
               verbali  con  semplici  vocalizzi,  sempre  al  fine  di  attirare

               l’attenzione dell’altra persona e dirigerla verso un oggetto di
               proprio  interesse.  Normalmente,  la  conseguenza  di  ciò  è  che

               bambino e adulto iniziano un’interazione triadica centrata su
               un oggetto, inizialmente al centro dell’attenzione del bambino.
               Queste scoperte sono decisive perché dimostrano che tra i sei e

               i nove mesi il bambino possiede le competenze per avviare un
               interazione  con  un  adulto  centrata  su  un  oggetto  esterno,

               come,  ad  esempio,  un  libro:  sa  richiamare  l’attenzione  ed
               indicare con il dito le immagini in esso presenti.




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                 G. Rizzolatti; C. Senigaglia. “So quel che fai: il cervello che agisce e i neuroni specchio.” Raffaello
               Cortina, 2006
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                 L. Anatolli. “Prima lezione di psicologia della comunicazione”. Laterza, 2010.
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                 A. Marchetti; A. Valle (curatori). “Il bambino e le relazioni sociali: strumenti per educatori e insegnanti”.
               Franco Angeli, 2010

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