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quando il bambino compie l’azione sia quando lo vede fare
dalla mamma. Tutto questo facilita il bambino ad apprendere
con maggiore facilità quando vede fare agli altri, i mirror si
accendono e simulano i comportamenti che riesce a cogliere.
Questo rispecchiamento facilita l’apprendimento delle
espressioni fisiche emotive, i comportamenti comunicativi non
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verbali e ogni interazione sociale .
Dall’attenzione condivisa all’attenzione triadicaall’attenzione condivisa all’attenzione triadica
D
Dall’attenzione condivisa all’attenzione triadicaDall’attenzione condivisa all’attenzione triadica
A partire dai sei mesi, il bambino dimostra particolare
interesse nei confronti degli stimoli percettivi visivi; compare
la capacità di guardare dove l’adulto sta guardando (processo
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di coorientazione degli sguardi della coppia adulto-bambino) .
Verso i nove mesi “Il bambino è in grado di seguire lo sguardo
dell’adulto per vedere dove la sua attenzione si rivolge;
contemporaneamente fa la sua comparsa anche l’’importante
capacità di modificare l’attenzione dell’’altro attraverso gesti
comunicativi come indicare. È possibile quindi affermare che
in questo periodo (non a caso definito rivoluzionario per lo
sviluppo socio-cognitivo) il bambino appare in grado di
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attribuire uno stato mentale all’’altro”
Presto inizia ad accompagnare questi comportamenti non
verbali con semplici vocalizzi, sempre al fine di attirare
l’attenzione dell’altra persona e dirigerla verso un oggetto di
proprio interesse. Normalmente, la conseguenza di ciò è che
bambino e adulto iniziano un’interazione triadica centrata su
un oggetto, inizialmente al centro dell’attenzione del bambino.
Queste scoperte sono decisive perché dimostrano che tra i sei e
i nove mesi il bambino possiede le competenze per avviare un
interazione con un adulto centrata su un oggetto esterno,
come, ad esempio, un libro: sa richiamare l’attenzione ed
indicare con il dito le immagini in esso presenti.
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G. Rizzolatti; C. Senigaglia. “So quel che fai: il cervello che agisce e i neuroni specchio.” Raffaello
Cortina, 2006
5
L. Anatolli. “Prima lezione di psicologia della comunicazione”. Laterza, 2010.
6
A. Marchetti; A. Valle (curatori). “Il bambino e le relazioni sociali: strumenti per educatori e insegnanti”.
Franco Angeli, 2010
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