Page 11 - Libri per bambini
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essere  il  mezzo  più  semplice  ed  efficace  per  favorire

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               l’apprendimento della lettura”.
               Anche Manetti, Panza e Tamburlini in un più recente saggio
               apparso nel sito di Nati per Leggere riportano studi e ricerche

               “Effettuati a partire dai primi anni ’90 sulla promozione della
               lettura precoce negli Stati Uniti ove si dimostra che i bambini

               cui  viene  letto  fin  dal  primo  anno  di  vita  con  una  certa
               continuità hanno uno sviluppo del linguaggio sia recettivo che
               espressivo          maggiore           e      incontrano           meno         difficoltà

               nell’apprendimento della lettura.
               Appare evidente la particolare attenzione nel considerare la
               lettura  come  un  processo  che  si  basa  prevalentemente  sul

               codice verbale scritto e orale.
               Secondo  Rita  Valentino  Merletti  e  Luigi  Paladin  “è  invece
               significativo  riconoscere  e  valorizzare  anche  le  altre  letture,

               come la lettura di immagini e l’alfabetizzazione visuale, così
               presenti nei primi libri e nei libri illustrati e tra le principali

               fonti  di  acquisizione  delle  informazioni  e  di  accrescimento
               delle  conoscenze  a  questa  età.”  Aggiungono:  “le  competenze
               nel campo della literacy devono riguardare non solo la lettura

               decifrativa  ma  tutti  i  tipi  di  lettura  che  nascono,  si
               sviluppano e vanno sostenute durante il periodo prescolastico.

               Tutte  insieme  concorrono,  pur  nella  loro  autonomia,  alla
               preparazione alla lettura, decifrativa e comprensiva.
               Per quanto riguarda le comparazioni degli studi effettuati in

               ambito  anglosassone  al  contesto  italiano.  Si  deve  tener  conto
               che  ben  diverso  peso  e  durata  hanno  l’insegnamento  del

               leggere  e  dello  scrivere  nella  lingua  inglese  rispetto  a  quella
               italiana: diversi anni per i primi pochi mesi qua da noi.
               È  ben  nota,  infatti,  la  discrepanza  tra  fonema  e  grafema  in

               inglese, che richiede numerosi e costanti esercizi nello spelling.
               Di  conseguenza  tale  apprendimento  va  fatto  anche  nel
               periodo          prescolastico;          forse       la      minore          complessità

               nell’apprendimento  della  letto-scrittura  in  italiano  potrebbe
               lasciare più spazio  ad  altri  tipi  di  letture,  anche  perché  non



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                  P. Causa. “La promozione della lettura in famiglia nel contesto di sostegno alla genitorialità”. Quaderni
               ACP, n°4
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