Page 16 - Libri per bambini
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dimostra come la particolare intonazione della voce materna

               rivolta al  proprio bambino, anche durante il sonno, attiva il
               cervello del neonato.
               Assai    interessanti  le  considerazioni  di  diversi  pediatri  sulla

               ricerca  giapponese,  volti  a  commentare  gli  effetti  positivi
               dell’intonazione materna attivata con la lettura più orientata

               al figlio, rispetto a una distaccata.
               Pur nella diversità delle riflessioni, i pediatri concordano nel
               privilegiare  la  comunicazione  orientata                          25   (ovvero  fatta

               pensando di leggere al proprio figlio), in quanto il contenuto si
               arricchisce  di  toni,  emozioni,  intonazioni  particolari,  ben
               diverse da quelle di un qualunque lettore.

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               La  Camaioni  evidenzia  che  già  i  lattanti  di  due  settimane
               trovano piacevole  la situazione in cui sentono la mamma che
               parla  con  la  propria  voce,  mentre  trovano  spiacevole  la

               situazione  sperimentale  dove  la  voce  della  madre  viene
               sostituita con quella di un’estranea.

               Alle  stesse  conclusioni  sono  arrivati  gli  esperimenti  di  De
               Casper e Fifer: i lattanti dimostrano di preferire la voce della
               propria  mamma  rispetto  a  quella  di  una  sconosciuta  perché

               probabilmente  avevano  udito  ripetutamente  la  prima
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               durante il periodo della gestazione.
               La  voce  materna  da  sola,  però,  non  basta,  il  bambino  viene
               attratto da essa in presenza di due condizioni: la prima ha a
               che  fare  con  i  toni  e  la  particolare  interazione  coordinata,

               tipica  della  lettura  interattiva  duale,  la  seconda  con
               l’esistenza di solidi legami di attaccamento.

               La  teoria  dell’attaccamento  di  Bowlby  ha  prodotto  numerosi
               studi        sul      coordinamento              madre-figlio           già       durante
               l’allattamento, trovando quanto l’attaccamento sicuro con la

               madre rappresenti per il bambino un solido trampolino e una
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               sicurezza nella scoperta del mondo.



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                  “Dalla voce materna al cervello del neonato, forum sulla ricerca di Y. Saito… (et al)” Quaderni ACP,
               n°4, 2007
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                  L. Camaioni; P. Di Blasio. “Psicologia dello sviluppo”, Il Mulino, 2002.
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                  Vedi M. W. Battacchi (curatore) “Trattato enciclopedico di psicologia dell’età evolutiva”, Piccin, 1999.
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                  Vedi di J. Bowlby: “L’attaccamento alla madre”, Boringhieri, 1972; “Costruzione e rottura dei legami
               affettivi”, Cortina, 1982; “Una base sicura”, Cortina 1989.
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