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dimostra come la particolare intonazione della voce materna
rivolta al proprio bambino, anche durante il sonno, attiva il
cervello del neonato.
Assai interessanti le considerazioni di diversi pediatri sulla
ricerca giapponese, volti a commentare gli effetti positivi
dell’intonazione materna attivata con la lettura più orientata
al figlio, rispetto a una distaccata.
Pur nella diversità delle riflessioni, i pediatri concordano nel
privilegiare la comunicazione orientata 25 (ovvero fatta
pensando di leggere al proprio figlio), in quanto il contenuto si
arricchisce di toni, emozioni, intonazioni particolari, ben
diverse da quelle di un qualunque lettore.
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La Camaioni evidenzia che già i lattanti di due settimane
trovano piacevole la situazione in cui sentono la mamma che
parla con la propria voce, mentre trovano spiacevole la
situazione sperimentale dove la voce della madre viene
sostituita con quella di un’estranea.
Alle stesse conclusioni sono arrivati gli esperimenti di De
Casper e Fifer: i lattanti dimostrano di preferire la voce della
propria mamma rispetto a quella di una sconosciuta perché
probabilmente avevano udito ripetutamente la prima
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durante il periodo della gestazione.
La voce materna da sola, però, non basta, il bambino viene
attratto da essa in presenza di due condizioni: la prima ha a
che fare con i toni e la particolare interazione coordinata,
tipica della lettura interattiva duale, la seconda con
l’esistenza di solidi legami di attaccamento.
La teoria dell’attaccamento di Bowlby ha prodotto numerosi
studi sul coordinamento madre-figlio già durante
l’allattamento, trovando quanto l’attaccamento sicuro con la
madre rappresenti per il bambino un solido trampolino e una
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sicurezza nella scoperta del mondo.
25
“Dalla voce materna al cervello del neonato, forum sulla ricerca di Y. Saito… (et al)” Quaderni ACP,
n°4, 2007
26
L. Camaioni; P. Di Blasio. “Psicologia dello sviluppo”, Il Mulino, 2002.
27
Vedi M. W. Battacchi (curatore) “Trattato enciclopedico di psicologia dell’età evolutiva”, Piccin, 1999.
28
Vedi di J. Bowlby: “L’attaccamento alla madre”, Boringhieri, 1972; “Costruzione e rottura dei legami
affettivi”, Cortina, 1982; “Una base sicura”, Cortina 1989.
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