Page 30 - Libri per bambini
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drammaticità  della  trama;  mette  in  scena  un  lavorio

               intellettuale.
               La      narrazione           iconica,       affiancata         o     successiva         alla
               narrazione  verbale,  non  semplifica  la  narrazione  (come  si

               potrebbe  essere tratti  in  inganno  a  pensare) ma  la  complessi
               fica, la problematizza. Leggere albi illustrati caratterizzati da

               un  linguaggio  iconico  connotativo  e  simbolico,  come
                                                                                          40
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               affermano  numerosi  autori:  Carrer,   Farnè,   Dallari,
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               Campagnaro,  abitua il giovane lettore alla ricerca inquieta,
               intrepida,  permanente  sui  significati  sottesi  a  una  trama,
               obbligandolo  a  mettersi  in  relazione  con  il  mondo,  con  gli
               altri,  con  se  stesso,  in  una  sfida  continua:  “Quanto  più  gli

               educandi  dovranno  affrontare  problemi,  tanto  più  si
               sentiranno  sfidati.  Tanto  più  sfidati  tanto  più  obbligati  a
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               rispondere alla sfida”.
               Nell’affermazione  di  Paulo  Freire  possiamo  trovare  un
               monito: la sfida con i giovani lettori si accende solo al cospetto

               di  trame  psicologicamente  “vere”,  autentiche,  emozionanti  e
               impegnative.  E  qui  l’editoria  italiana  ha  molto  da  offrire  a
               partire dalle avventure di Max e dei tanto amati personaggi

               della Babalibri, a quelli di Topipittori, alle innovative fiabe e
               racconti dell’Orecchio Acerbo o alle particolari proposte della

               Logos.
               Storie  che  fanno  ridere,  piangere,  immalinconire,  intristire,
               stupire,  agghiacciare,  indignare,  riflettere,  pensare.  Sono

               “letture  necessarie”  dice  Renato  Pallavicini  “scritte  bene  e
               disegnate  meglio”,  richiamano  la  nostra  attenzione  su

               situazioni e problemi che, “più o meno personalmente, ci può
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               capitare di affrontare nel corso della vita”.
               La  sfida  educativa  dell’adulto  che  vuole  coltivare  nei  propri

               bambini  l’abitudine  alla  lettura,  sta  nel  ricercare  e  proporre



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                  C. Carrer “Lo spazio dell’illustrazione”, Sfoglialibro, n°4, 1999.
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                  R. Farnè “Diletto e giovamento. Le immagini e l’educazione”, Utet Università, 2006.
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                  M. Dallari “In una notte di luna vuota”, Erickson, 2008; e “Testi in testa” Erickson, 2012.
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                  M. Campagnaro “Narrare per immagini: strumenti per l’analisi critica” Pensa Multimedia, 2012;
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                  P. Freire “La pedagogia degli oppressi” ,EGA, 2002. In  Campagnaro M. e Dallari M. “Incanto e
               racconto nel labirinto delle figure. Albi illustrati e relazioni educative” Erickson, 2013
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                  R. Pallavicini “Psiconauti & co. Malinconici eroi. Disagi e malattie invadono i cartoon e le storie dei
               protagonisti di carta” L’Unità, 9 settembre 2012.
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