Page 31 - Libri per bambini
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opere e autori che, nelle assidue e variegate letture, siano
davvero in grado di rispondere a intime richieste del giovane
lettore, come a fomentare, in lui, dubbi, costruire ponti e
mettere in relazione passato presente e futuro e aprire lo
spazio di autodeterminazione della propria esistenza.
I picturebook che narrano vicissitudini vere o verosimili
veicolano l’importanza dell’esperienza diretta. Leggendoli,
oltre al piacere di assaporare il gusto di eventi già visti o che
si potrebbero vivere in futuro, il bambino intuisce che questi
fatti possono diventare una vera e propria risorsa per
ricercare similitudini, trovare differenze, attribuire
significati e che la sua stessa esperienza soggettiva,
nell’aumentare il coinvolgimento emozionale, può
trasformarsi in una vera e propria fonte di informazioni.
Come ci insegnano grandi maestri della pedagogia da Jean-
Jacques Rousseau a Maria Montessori, il ruolo positivo
esercitato dall’esperienza diretta innesca nel bambino un
circolo virtuoso che rafforza in
lui il principio di responsabilità,
l’autostima e la fiducia in sé: ciò può
trasferirsi anche nel caso dell’esperienza
mutuata dal libro, se coinvolgente per
il lettore. Per illustrare il processo
in cui l’esperienza quotidiana diretta
contribuisce a determinare anche le
scelte visive.
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Marco Dallari cita l’esempio di “Piccolo blu e piccolo giallo”
di Leo Lionni, pubblicato attualmente dalla Babalibri.
Il libro uscito nel 1959 negli Stati Uniti e tradotto in Italia nel
1967, segna l’esordio dell’astrattismo nella letteratura per
l’infanzia. Le poche ed essenziali parole si fondono in un
armonico equilibrio, con le forme e i colori primari della
narrazione iconica. La trama racconta le avventure
quotidiane di due amici, due macchie di colore, divisi tra
famiglia, scuola e tempo libero.
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L. Lionni “Piccolo blu e piccolo giallo” Babalibri, 1999.
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