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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2013
coscienza delle masse. Promuovendo concetti come la perfezione della razza ariana, la
lotta per la sopravvivenza, la necessità dello spazio vitale, la stigmatizzazione dei deboli
(programma T4),il regime riuscì a manipolare il pensiero e l’azione di vastissimi strati
della popolazione, soprattutto giovane.
La conferenza ha dato spunto ai ragazzi di riflettere sul come la propaganda, attraverso i
mass media, possa agire in modo devastante sull’opinione pubblica arrivando a rendere
sopportabile l’insopportabile; riflessione quest’ultima di drammatica attualità in un
momento in cui sono ancora vivi, tra le nuove generazioni, rigurgiti di inquietanti
antisemitismo quali quelli venuti alla ribalta nei giorni scorsi a Napoli.
Compito della Scuola è far si che non si dimentichi l’orrore, rendendo consapevoli i
giovani di quei meccanismi capaci di condurre l’uomo a manifestazioni feroci.
Rinaldi Chiara
Fiorentino Giulia
Borsari Simona
«Omosessuali? Sono malati» La prof scatena l’assemblea
18 febbraio 2013 - Arte, Salute e Scuola.
«L’omosessualità è sì un dramma, ma è un disturbo psicologico». Lo ha affermato una
professoressa del Liceo Carlo Sigonio durante l’ultima assemblea di Istituto e che ha
suscitato clamore tra gli studenti di questo Istituto superiore di Modena. L’incontro,
tenutosi al cinema Raffaello, aveva come tema la discriminazione verso l’omosessualità.
E in platea non c’erano meno di 400 persone. La mattinata si è aperta con la visione del
film ‘”Viola di Mare” che racconta la struggente storia d’amore di due ragazze nella
Sicilia dell’Ottocento. Dopo la visione del film si è aperto il dibattito con l’intervento
delle associazioni “Arcigay” e “Scienze Vita”. Tutto si è svolto in modo inizialmente
tranquillo e partecipato, tra tante domande dei ragazzi ed altrettante spiegazioni da parte
dei rappresentanti delle associazioni, fino alle affermazioni della professoressa. La quale
ha in sostanza aggiunto: «L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che
l’omosessualità non è una malattia, ma l’Oms si può sbagliare, come è già successo con il
vaccino contro l’aviaria». Queste dichiarazioni hanno scosso tanti de i presenti, la sala ha
dapprima borbottato, fino ad esplodere in un boato di contestazioni e disapprovazione. I
rappresentanti delle associazioni hanno richiesto il silenzio ed hanno preteso l’ascolto di
opinioni differenti. Un episodio, questo, di per sè degno di riflessione, che ha avuto però
un ulteriore inatteso sviluppo. A quel punto ha infatti preso la parola una studentessa,
che ha risposto alla docente: «Lei, usando la parola “malattia” potrebbe offendere tutte le
persone omosessuali presenti che, come me, hanno impiegato anni per accettare e capire
la loro condizione». Un caso di outing, a scuola, davanti a centinaia di persone, nel pieno
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