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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2013

            Beccari e dal dottor Moreali nelle famiglie nonantolane. Nonostante questo il seminario
            non era un luogo sicuro, in quanto si poteva temere un rastrellamento in ogni momento,
            perciò i loro accompagnatori, con grandissimo sforzo e adoperandosi immensamente,
            riuscirono a ottenere l’assicurazione di un soggiorno sicuro per tutti i ragazzi in Svizzera,
            grazie ai passaporti falsi fornitigli da Moreali e da Beccari. Tutti i ragazzi nascosti a
            Nonantola si salvarono. Tutti tranne uno. Salomon Papo, malato di tubercolosi venne
            ricoverato in un sanatorio a Gaiato. Cinque mesi dopo il nome del ragazzo compare nella
            lista dei detenuti morti nelle camere a gas ad Auschwitz. Il salvataggio dei ragazzi di Villa
            Emma è uno straordinario esempio di generosità da parte degli italiani verso ebrei
            durante l’occupazione tedesca. Per la loro coraggosa azione, che li ha esposti a pericoli
            incalcolabili, sia il medico Giuseppe Moreali che Don Arrigo beccari furono onorati a
            Gerusalemme con un albero nel “Viale dei Giusti” che ospita soltanto 36 persone. I
            giusti sono coloro che non tollerano il male e che offrono il loro aiuto con naturalezza
            come se fosse sconato.
            <<Piacere, mi chiamo Giambattista Moreali, figlio di un giusto. Dico così perché a
            quanto dicono gli altri mio padre è stato un giusto>>. Così parla il figlio del dottor
            Moreali sottolineando l’umiltà e la spontaneità con la quale hanno agito il padre e tutti i
            nonantolani, il quale aiuto è stato una piccola parentesi di felicità in un inferno come
            quello dei Lager nazisti e una dimostrazione di come di fronte al male si possa dire Sì o
            NO.


                                                             A cura di Elisa Bonilauri e Laura Zoboli





            L’Italia dell’immagine

            18 febbraio 2013 - Arte e Società.

            La televisione dovrebbe riflettere la mentalità di un popolo: come appare quella degli
            italiani?

            “Io alla vostra età ero già contaminato dalla televisione di Berlusconi. Ora, beh, ora
            siamo fottuti.” (A. Nerazzini)
            Il modo di utilizzare le immagini nel nostro paese si è trasformato drasticamente negli
            ultimi decenni. Questo il tema dell’assemblea d’istituto del Liceo Muratori, tenutasi il 30
            Gennaio presso la Polisportiva Modena Est dagli studenti. Il primo relatore, Michele
            Smargiassi, giornalista per il gruppo La Repubblica – L’Espresso, ha spiegato come, ai
            giorni nostri, grazie alla tecnologia chiunque ha la possibilità di ritoccare immagini,
            trasmettendo così ciò che vuole. Colpisce come anche solo modificando piccoli
            particolare il significato della fotografia possa risultare completamente stravolto.
            Inoltre è stato affrontato il tema dell’immagine nell’ambito dei mass media, attraverso la
            visione del filmato Videocracy, che mette in risalto il modello di donna ideale proposto
            dalle televisioni italiane. Questo prevede disponibilità a soddisfare le aspettative degli


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