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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2013
scolastico e le assenze del proprio figlio attraverso un’apposita password. Questo ha
portato un vantaggio economico ed ecologico perché si risparmia carta.
Qual è stata la reazione degli studenti ?
Gli studenti hanno appreso male la notizia del nuovo registro, tanto che hanno
provocato situazioni sgradevoli. Per fortuna, siamo riusciti a far accettare questa nuova
tecnologia, risanando le situazioni sgradevoli che si sono create.
Qual è stata la reazione dei genitori ?
I genitori hanno accolto positivamente questo sistema innovativo perché si sentono
maggiormente coinvolti nella vita scolastica e possono conoscere con più facilità il
profitto e le assenze dei figli.
E quella dei professori?
La maggior parte dei docenti ha accettato il registro elettronico, soprattutto perché
pensano che sia un’opportunità per coinvolgere maggiormente i genitori e
responsabilizzare gli studenti; altri pensano che appesantisca di più il loro lavoro.
Severgnini “Professori Svecchiatevi”
30 gennaio 2013 - Cinema / Teatro / TV, Scuola e Società.
“How many of you have wireless at school?” quasi nessuno ha alzato la mano al quesito
di Beppe Severgnini, durante l’incontro con i giovani delle scuole superiori di Modena
intitolato “Inspire a generation: still revolutionary”. Il giornalista del Corriere della Sera
ha discusso con i giovani della possibilità di un nuovo modo di vedere il mondo della
scuola, delle relazioni e della tecnologia, fondando la società del futuro su valori diversi
da quella attuale. “E’ uno scandalo che oggi il sistema scolastico non consenta alle scuole
di rinnovarsi verso l’uso di internet e della L.I.M. (lavagna interattiva
multimediale) affinché siano integrate al “normale” sistema didattico”, ha sostenuto il
giornalista “l’aula di informatica è roba da anni ’80, è l’informatica che deve entrare nelle
aule”. Tra i possibili motivi di tale chiusura delle scuole all’innovazione vi è la paura da
parte di alcuni insegnanti a mostrare incompetenza nel campo tecnologico. Questa paura
nasce, in chi non considera che ogni nostra esperienza influenzi la nostra educazione,
come il quotidiano uso di Facebook e Twitter. “Questi, sono strumenti attraverso cui i
giovani assimilano passivamente l’inglese” e per dimostrare ciò ha parlato ai presenti
unicamente in inglese per mezzora, attraverso l’uso di parole comuni,
come chat, twit o tag, rendendo impossibile non comprenderlo. L’uso dell’inglese e della
tecnologia sono la sola base su cui ogni giovane deve predisporre il proprio futuro: nella
ricerca del ruolo sociale, che assumerà domani, bisogna prima di tutto interrogarsi su
quali talenti si possiede. “Nessuno è privo di talenti” ha ribadito più volte“Io ho studiato
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