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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
insegnanti, studenti, genitori e dirigenti scolastici hanno dato in escandescenze: a loro
dire il pubblico era la “claque” dell’assessore e il tempo dedicato a parlare di scuola era
tempo perso, tempo di un “comizio” politico.
Per la gazzarra incontenibile la seduta è stata sospesa ed è stata modificata
l’organizzazione dei lavori: non sono state presentate le interrogazioni e non si è potuto
parlare di nuovi indirizzi delle scuole superiori, di libri di testo stampati prima che
fossero definiti i nuovi programmi di studio, di sovraffollamento delle classi che mina la
stessa sicurezza degli studenti, di tagli al tempo pieno e dimezzamento degli organici del
CTP.
L’arroganza che, con le urla, ha costretto al silenzio è stato un brutto spettacolo che, non
solo, ha dimostrato come per alcune forze politiche la scuola conti meno di nulla ma ha
reso palpabile,nella sala consigliare, l’idea che il dissenso civile sia strumentale
propaganda di parte.
La scuola è di tutti, ha detto un esponente del centro-destra, ma le affermazioni vanno
dimostrate con i fatti: se così fosse davvero, le forze politiche rappresentate in Consiglio
si sarebbero unite a chiedere più risorse per la nostra scuola, ma così non è stato.
Mi vergogno dei tempi bui che stiamo attraversando e sono amareggiata per l’occasione
che il Consiglio Comunale ha perso di dare un segno di vicinanza e di impegno al mondo
della scuola.
MODENA: TERRA DI MOTORI
25 giugno 2010 - Società e Varie.
Modena, “Terra di Motori”: ha ricordato i 100 anni della nascita di Vittorio Stanguellini
grande artigiano della macchina. La facoltà di ingegneria meccanica è stata intitolata il 15
giugno a Enzo Ferrari.
La nostra città con Ferrari, Maserati è la terra della meccanica, dell’artigianato e
dell’invenzione. Dietro ad una lucente Ferrari c’è una lunga schiera di anonimi meccanici,
tornitori, lamieristi e tappezzieri che dagli anni 50 hanno lavorato, provato, inventato.
Non avevano computer né ingeneri che sperimentassero compressioni e tenuta dei
materiali. Avevano alle spalle cento anni di maestranze che a partire dal fabbro, tornitore,
lamierista, inventando, provando e confrontandosi con i colleghi, costruivano pezzi
meccanici e marchingegni, macchine e motori sempre più perfetti.
Ci vorrebbe la penna del poeta per cantare l’epopea della loro intelligenza e delle loro
mani magiche che con martello, pinze e forgia; tornio fresa e trapano; compivano
miracoli. Se si fosse fatta la radiografia del loro cervello e del loro cuore avresti visto
ingranaggi, bielle e pistoni. Sono i nipoti degli artifices che costruirono il duomo con i
suoi marmi lavorati, le pulegge e carrucole, inferriate e cancelli. Cassapanche, porte e
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