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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
senza Carrie Bradshaw come favoreggiatrice. E nella classifica delle pari opportunità
siamo tallonati dalla Tanzania, dubito che siamo precipitate tanto in basso a causa dei
tacchi vertiginosi di un paio di Jimmy Choo o Manolo Blanhik. E se fosse chi crede che
le Manolo non possano convivere con la Metamorfosi di Kafka, nel cervello di una
donna, ad alimentare il luogo comune che ci ha fatte cadere così in basso? Noi
40/50enni, a volerla dire con Walth Withman, “conteniamo moltitudini”. Per questo
facciamo tanta paura???
Katia Goldoni
Maria Luisa Busi lascia il TG1: “Oggi l’informazione del TG1
è un’informazione parziale e di parte”
11 giugno 2010-eSocietà.
“Caro direttore – scrive la Busi – ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di
conduttrice dell’edizione delle 20 del TG1, essendosi determinata una situazione che non
mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni
professionali. Questa è per me – prosegue – una scelta difficile, ma obbligata. Considero
la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa
del quale il TG1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei
confronti dei telespettatori.
Come ha detto – osserva la giornalista – il presidente della Commissione di Vigilanza Rai
Sergio Zavoli: ‘la più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha
visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell’ascolto tradizionale’.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perchè è un grande giornale. È stato il
giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture
diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro
giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di
molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre
parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani.
Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola.
Oggi l’informazione del TG1 è un’informazione parziale e di parte.
Dov’è il paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare
mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori
d’Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perchè negli asili nido
non c’è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere
l’onore di un nostro titolo. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro?
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