Page 50 - Studio dei ponti della zona e del mestiere del “barcaiolo o passatore” a Modena Progetto di storia locale   in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Modena     classe 5° A Menotti Ic1 Modena Insegnanti Paolo Zanni e Silvia Lotti consulenza Dott.ssa Sara Spallanzani   
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I due pontieri (Seconda puntata, qualche anno dopo ...)


                                             di Giorgia, Alle, Sammi e Viola


            Amilcare si aspettava che Uberto gli donasse qualche spicciolo, ma il pontiere, avaro
            come sempre, non lo ringraziò nemmeno per la sua idea.
            Così decise di vendicarsi: quel pomeriggio di ottobre andò da Goffredo e gli rivelò l’
            imbroglio: “ Il tuo compare Uberto, se non lo sai, ha fatto abbassare dal Podestà il

            prezzo di Ponte Basso per rubarti i clienti !”Goffredo, dalla rabbia, si lasciò sfuggire
            qualche imprecazione: “Goffredo calmati! Andiamo all’osteria. Questa sera ti rivelerò il
            mio piano per mandare nei guai Uberto!” “ Signor Goffredo… Signor Goffredo...” “ Sono
            qui! Sono qui!Passi pure signore. Sono dieci lire di dazio.” Goffredo agguantò i soldi e
            disse, piano: ” Amilcare stasera all’ osteria.” e così fecero.o e
            Finita la giornata di lavoro Goffredo corse a casa dalla moglie a riferirle che quella sera
            sarebbe andato all’osteria, e Amilcare fece lo stesso , un’ora dopo il tramonto erano
            tutti e due all’ osteria, seduti davanti a un bicchiere di vino Rosso!
            “Sono d’accordo Amilcare! È un piano perfetto!”esclamò Goffredo!

            Amilcare rispose : “ Grazie, apprezzo molto i tuoi complimenti , ma adesso , invece di
            parlare , andiamo a Ponte Basso!”
            I due arrivarono là, dopo trenta minuti di cammino, Goffredo era pronto, con l’acetta,
            per tagliare il cavestro che legava il molo di Uberto, prima di farlo Goffredo esitò: “
            taglia veloce! Non fare tante storie ! Dopo ne sarai felice!”
            “ Zaaccccc!” la barca prendeva il largo ma Amilcare la recuperò abilmente: “Allenta le
            viti Goffredo!” il pontiere obbedì.
            Dopodiche , se la svignarono entrambi a letto !
            La mattina seguente, all’alba, Uberto, tornò a Ponte Basso, vide il cavestro tagliato a
            metà senza la barca: certamente era sfuggita lungo il fiume.
            A quel punto una guardia d’onore del Duca , grassa come una una botte di vino, che

            conosceva di vista , sopra al proprio cavallo, chiese di farlo passare al di là del fiume .
            “ Guardi stamattina sono arrivato qui e ho trovato tutto soqquadro : il cavestro
            tagliato a metà e la barca distrutta!
            Quindi mi sono arrangiato come potevo : ho costruito una piccola zattera , però non so
            se regga .” Avvertì Uberto.
            La guardia rispose :“ fammela provare!”
            “ Noo, non è sicuro! Me lo sento!” rassicurò il pontiere .
            “Ohhhhhh, che vuoi che sia ho fretta muoviamoci!” disse la guardia. Poi diede il dazio
            ed entrambi montarono sulla chiatta, la guardia d’onore restò sopra il cavallo che salì

            senza esitare .
            “Come è obbediente il suo destriero signore !”si complimentò Uberto .Stavano per
            terminare il tragitto quando accade la catastrofe.
            PATAPUUUUUMMMMMMMMMMMMMMM!!
            La chiatta si rovesciò, la guardia si salvò ma, sfortunatamente, il cavallo si ferì alla
            zampa: con una piccola frattura allo zoccolo.
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